Alboreto fra i superstiti
Alboreto fra i superstiti Alboreto fra i superstiti «Un camion addosso alle auto poi soltanto urla e fuoco» SANTHIÀ' NOSTRO SERVIZIO La Mercedes 600 è carbonizzata. C'è un uomo nervoso che la guarda, col cappotto marrone e le.mani in tasca: Michele Alboreto, il pilota di formula Uno, ex ferrarista. «Ma non mi sono fatto niente», dice. Poi si allontana, chiamato da un agente di polizia. Anche lui ha rischiato di morire, a 36 anni, nell'inferno di auto aggrovigliate in cui si è trasformata l'autostrada Torino-Milano. Al volante della sua vettura, una super-lusso da 200 milioni, è rimasto coinvolto nel primo dei tre grandi maxi-tamponamenti, ed è riuscito a salvarsi prima che le fiamme divorassero la sua e altre decine di vetture. Insieme all'amico col quale viaggiava, è uscito dal tettuccio apribile della Mercedes. Quando è accaduto l'incidente, Alboreto stava andando a Torino per partecipare alla riunione del consiglio di amministrazione di una finanziaria, di cui è socio. Subito dopo sarebbe ripartito per Milano, dove alle 16 lo attendeva un volo per l'Inghilterra. Il pilota, ex «stella» delle rosse di Maranello, oggi corre per la Scuderia Italia, e doveva andare a vedere un nuovo modello di FI: un telaio «Lola» con motore italiano. Invece adesso è qui, nella nebbia fra Santhià e Carisio, che parla con un agente della Stradale. «Di chi è questa Mercedes?». «E' mia. Mi chiamo Alboreto Michele». Sguardo stupito del poliziotto. «La patente? Mi spiace, era in macchina: è bruciato tutto». Per i cronisti una battuta veloce: «Com'è successo? Un tamponamento enorme, poi ho visto un camion che saltava addosso alle auto dietro di me». La Mercedes di Alboreto è bruciata pochi metri davanti a un groviglio di camion e vetture. Come altri superstiti, anche lui ha sentito una ragazza gridare disperatamente aiuto, fino a quando qualla voce si è spenta, e lei è morta carbonizzata. Nella sua carriera di pilota da 300 all'ora, forse ha vissuto momenti più drammatici di questo, ma si vede che l'emozione è forte. La polizia lo rapisce: arriva il pullman dei vigili del fuoco che soccorre le decine di persone che, come il campione di automobilismo, sono riuscite a mettersi in salvo. Tornerà a casa nel pomeriggio, in treno, dopo aver testimoniato al Comando della polizia di Villarboit. Alla moglie ha raccontato solo pochi particolari dell'accaduto. Nato a Milano, Michele Alboreto abita a Montecarlo. Ha esordito con la Tyrrel nell'81, poi la Ferrari ('84), e infine la scuderia di Brescia. Giuseppe Buffa
Persone citate: Alboreto, Alboreto Michele, Giuseppe Buffa, Michele Alboreto, Tyrrel
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