Cattolici col vizio del ballo di Mau. Ans.

Cattolici col vizio del ballo Cattolici col vizio del ballo Da Gesù vestito come Lennon alle tirate d'orecchie dei vescovi Anniversario della marcia su Roma e copertina shock: squadristi sulla Balilla, camicie nere, fez e manganello. Titolo a tutta pagina, senza punto interrogativo: «Chi marcia su Roma». In primo piano il ritratto del leader della Lega, Umberto Bossi. E vicino al ritratto, caratteri più piccoli, il sommario: «Fascismo e Lega: oggi la situazione italiana è paragonabile a quella del 1922?» Copertina col botto. Guardando il numero di Famiglia Cristiana del 28 ottobre 1992, i direttori di Panorama e l'Espresso sono di certo schizzati sulla sedia: Bossi come il duce, i lumbard nuovi camerati pronti a tutto. Come abbiamo fatto a non pensarci? Questi cattolici hanno imparato la lezione. Se anche loro si mettono a fare gli scoop... Proprio così. L'irresistibile fascino del botto. Famiglia Cristiana continua a.essere venduta nelle chiese, con il suo milione e due, milione e trecentomila copie sbaraglia alla grande la concorrenza laica. Ma la voglia di scoop è grande. Fa rumore la copertina lega-fascismo? Arrivano le proteste? Eccoci pronti. A distanza di qualche settimana il settimanale ripete il colpo. Colpo da indietro tutta. «Sono cattolico e voto Lega». E' fascista un movimento come la Lega che raccoglie, al Nord, gran parte dell'elettorato cattolico deluso dalla de? No, non è fascista. Numerosi elettori hanno scritto indignati: «Paragonare Bossi a Mussolini è assurdo». Famiglia Cristiana pubblica le lettere e le «sistema» con mossa a sorpresa: tre vescovi rispondono ai lettori cattolici ribelli. «Votare Lega non è peccato: è un errore». Il colpo va a segno. Titoli su tutti i giornali. Famiglia Cristiana fa discutere. Servizi clamorosi, intervistebomba, inchieste-terremoto. Il settimanale cattolico ha fatto la sua scelta da tempo. La società dello spettacolo ha le sue regole: meglio i flash dei fotografi o le tremule luci dei ceri? L'antologia è voluminosa, lungo l'elenco dei.servizi a scoppio. Agli inizi degli Anni Settanta Famiglia Cristiana lancia il nuovo supplemento Jesus: Gesù in giacca e cravatta alla moda, più look da playboy che da falegname, Gesù con gli occhiali alla John Lennon. La gerarchia ecclesiastica non gradisce, Paolo VI alza la voce, il caso finisce su tutti i giornali. Altro giro, altro boato. Nel maggio '89 il settimanale fa da portavoce ai 63 teologi che criticano i vertici della Chiesa. I vescovi intervengono, Il Sabato attacca, i Figli di Don Orione lanciano addirittura un appello ai fedeli: «Non comprate più Famiglia Cristiana». Parola grosse, ma tutto finisce con una tiratina d'orecchie. Dal botto al rimbrotto. Progressista e maestra di audience. Epiche le battaglie con II Sabato, ùltima raffica la polemica contro il vecchio Catechismo di san Pio X pubblicato dalla rivista vicina a CI. Durissimi gli attacchi ad alcuni personaggi televisivi: Costanzo, «subdolo predicatore laico un tanto al chilo». E sulla mafia? Bel colpo anche lì. Appello alla preghiera contro la violenza. Titolo a tutta pagina: «La corona del rosario può sgominare i boss». [mau. ans.]

Persone citate: Don Orione, Gesù, John Lennon, Lennon, Mussolini, Paolo Vi, Umberto Bossi

Luoghi citati: Roma, San Pio