Ligresti: le mie tangenti finivano al psi e alla dc di M. 1.

Ligresti: le mie tangenti finivano al psi e alla de «A incassarle erano Balzamo e Citaristi* Ligresti: le mie tangenti finivano al psi e alla de VENEZIA. «Il sistema dei pagamenti per gli appalti gli veniva imposto dalla segreteria nazionale del psi». Così Salvatore Ligresti, ascoltato ieri mattina dai giudici della Tangentopoli veneta. Un suo collaboratore, Luciano Betti, amministratore delegato della Premafin, la finanziaria del gruppo, versava il denaro direttamente ai cassieri dei maggiori partiti di governo, Vincenzo Balzamo per il psi e Severino Citaristi per la de. Le tangenti pagate per gli appalti nel Veneto, finivano direttamente a Roma. «Le= richieste non avevano riferimento a casi specifici, concernevano il generale sistema degli appalti», dice Ligresti. E Betti conferma: ((Avevo contatti diretti con Balzamo e Citaristi, in particolare con il primo. Le richieste erano diret¬ te, continue, pressanti ed esorbitanti negli importi. In nessuna occasione abbiamo pagato in riferimento a uno specifico lavoro: ritengo che ci abbiano tenuti in considerazione per la spartizione dei lavori del raccordo autostradale con l'aeroporto veneziano, visto che continuamente effettuavamo pagamenti a favore dell'onorevole Balzamo».~ I due, insieme a un terzo dirigente della Grassetto, Giuseppe Agostosi, sono stati interrogati durante l'udienza davanti al giudice delle indagini preliminari Felice Gasson che, «al termine, ha rinviato a, giudizio 27 imputati, protagonisti dello scandalo tangenti nel Veneto. 11,21 maggio dovranno rispondere di corruzione, concussione e violazione della legge sul finanziamento dei partiti. [m. 1.]

Luoghi citati: Roma, Veneto, Venezia