Usuru un arresto al Tesoro
U$uru/ un arresto al Tesoro U$uru/ un arresto al Tesoro Impiegato del ministero sorpreso mentre riscuoteva una «rata» ROMA. E' stato arrestato ieri mattina, nel suo ufficio al ministero del Tesoro, un funzionario dello Stato che, al di là del lavoro d'ufficio, concedeva «prestiti» a tassi da usura. All'apparenza, Paolo Borroni, 28 anni, era un rigoroso impiegato alla Ragioneria contabile del ministero del Tesoro in via XX Settembre. In realtà, Borroni svolgeva anche una sua attività sommersa di usuraio, che, oltre al non trascurabile stipendio statale, gli dava introiti per una vita lussuosa, centrata su un prestigioso appartamento al quartiere Trionfale. Gli uomini della 3a sezione della squadra mobile della questura di Roma, coordinati da Nicolò D'Angelo, dopo oltre un mese di indagini lo hanno sorpreso ieri mattina nell'atto di riscuotere un «rateo» - se così lo si può definire - da una delle sue ultime vittime, la proprietaria di una boutique a Piombino. La donna, attraverso un intermediario, aveva ricevuto da Borroni un «prestito» iniziale di 20 milioni che, per via del tasso elevatissimo e delle immancabili minacce, avevano raggiunto il tetto di 200. D'intesa con un'ispettrice di polizia, però, la proprietaria della boutique ha consegnato ieri una tranche del suo debito nell'ufficio di Borroni, parte in assegni e parte in contanti, scortata a distanza dagli uomini della mobile. Colto in flagrante, il funzionario è stato arrestato e, durante la successiva perquisizione sia nel suo ufficio che nell'appartamento, i poliziotti hanno acquisito una ricca documentazione sull'attività di usura (anche prestampati per i prestiti o fac simile di contratti, di mutui o certificati anagrafici di chi si serviva dei prestiti), oltre a numerosi assegni. La polizia prosegue le indagini - sembra che l'attività sommersa del funzionario risalga a parecchi anni indietro - e altre persone sono state denunciate per favoreggiamento. (Agi]
Persone citate: Borroni, Nicolò D'angelo, Paolo Borroni
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