Danna per salvarci servono 6 punti

Basket, la Kappa vede i playout più lontani dopo la sconfìtta interna con Montecatini Basket, la Kappa vede i playout più lontani dopo la sconfìtta interna con Montecatini Panna: per salvarci servono 6 punti E Caglieris invita tutti a parlare poco e lavorare A otto giornate dalla fine della stagione regolare di serie Al, la Robe di Kappa si trova di nuovo ultima in classifica, seppur in compagnia di Venezia, Rimini e Fabriano. Svanita ormai da tempo la possibilità di puntare ai playoff, ora per la squadra torinese diventa difficile anche affrancarsi da una delle ultime due posizioni in graduatoria, quelle che significheranno l'immediata retrocessione in A2 senza nemmeno l'appello dei playout. «E' meglio tacere - dice il general manager Charlie Caglieris - e metterci al lavoro. Silenzio stampa? Non scherziamo, sarebbe ridicolo, anche se è un comportamento ormai di moda». Vincent, dopo la bella partita di nove giorni fa a Rimini, domenica contro Montecatini è tornato a livelli mediocri: rischia di nuovo il taglio? «Su Vincent mantengo il massimo riserbo - risponde Caglieris - e spero che la società faccia lo stesso». Sembra comunque che le ricerche di uh nuovo americano non abbiano dato finora esiti incoraggianti. Meglio guardare all'immediato futuro, anche perché la Robe di Kappa si giocherà tutto nelle prossime quattro giornate. Domenica andrà infatti a Reggio Calabria, contro una Panasonic priva dei suoi due stranieri Volkov e Garrett. L'ucraino è stato sostituito dall'americano Kornet, che sicuramente non lo vale. Chiunque verrà ingaggiato al posto di Garrett ben difficilmente riuscirà a eguagliare uno dei migliori pivot della serie A. Torino potrebbe quindi strappare i due punti, obiettivo pressoché obbligato sette giorni più tardi in casa contro l'avversaria diretta Venezia. Ci sarà poi la trasferta a Fabriano - sul campo di un'al¬ tra rivale per la salvezza - quindi la partita interna contro Caserta, forse l'ultima opportunità di far punti prima del terribile poker finale: Milano, Bologna, Roma e Pesaro. «Non ho fatto tabelle di marcia - precisa il coach dei torinesi Federico Danna - né ho guardato il calendario delle nostre avversarie dirette. So per certo che dobbiamo battere Venezia e poi tentare il colpo a Fabriano. Ma quattro punti potrebbero non bastare, quindi ci serve un'altra vittoria, magari a Reggio Calabria o contro la Phonola, o forse nell'ultima giornata, in casa, contro Pesaro». Ma come si può pensare di battere Panasonic o Scavolini dopo essere stati sconfìtti da Montecatini? Danna risponde: «Domenica abbiamo perso la partita perché ci siamo arenati contro la zona della Bialetti, quando cioè ci sarebbe tornato utile Silvestrin che è un ottimo passatore. Valente l'ha sostituito bene, soprattutto in difesa, ma in attacco siamo stati troppo impulsivi mentre avremmo dovuto ragionare di più e girare a lungo la palla. Purtroppo il nostro non è un problema tecnico, ma mentale. In questa stagione abbiamo dimostrato spesso di saper attaccare bene la zona, però a volte, soprattutto quando subiamo un parziale negativo, perdiamo la testa. Non sarei così severo contro le nostre guardie, anche se ammetto che Della Valle è calato alla distanza, mentre Abbio e Vincent non hanno ripetuto il partitone di Rimini. Purtroppo, oltre agli infortuni di Prato e Silvestrin, abbiamo pagato anche la brutta prova di Wright, mai entrato in partita e subito condizionato dai falli». Giorgie VI berti