Prg via ai primi investimenti

Si in Regione alla costruzione di 354 alloggi previsti dal piano regolatore Si in Regione alla costruzione di 354 alloggi previsti dal piano regolatore Prg, via ai primi investimenti Gli edifici sulle aree ex Ceat ed exlncet Si potranno utilizzare 80 miliardi statali Il nuovo piano regolatore di Torino ha mosso ieri i primi passi concreti, quelli in grado di smuovere finanziamenti, far partire i cantieri, creare posti di lavoro. La commissione tecnica urbanistica della Regione ha dato il «via libera» alla realizzazione di due «anticipazioni» previste dal nuovo strumento urbanistico della città. Si tratta della realizzazione di 354 alloggi in edilizia convenzionata (cooperative o consorzi d'impresa) e sovvenzionata (Iacp) nelle aree exlncet ed ex-Ceat. L'«ok» regionale permetterà di utilizzare una bella fetta dei circa 80 miliardi stanziati dallo Stato per la città di Torino e destinati alla realizzazione di edifici residenziali pubblici. Denaro inutilizzato da tempo per le difficoltà di reperire in città aree da destinare a nuovi immobili. Sull'area dell'ex-Incet (12.900 metri quadrati che si affacciano su corso Vigevano) è previsto un insediamento di 110 alloggi di edilizia sovvenzionata per 27 miliardi di spesa. Sull'area exCeat, in zona Vanchiglia, sorgeranno invece 164 abitazioni di sovvenzionata e 80 di agevolata con un esborso per le casse pubbliche di 36 miliardi. Il parere della Commissione tecnica urbanistica sarà ora oggetto di una delibera di giunta regionale. A quel punto potranno essere presentati i progetti che saranno valutati e approvati dalla commissione edilizia del Comune. Quella di ieri è stata la prima riunione della Commissione dopo la riforma della legge urbanistica regionale varata dall'asses¬ sore Mario Carletto, de. «A differenza del passato spiega Carletto - la commissione è ora uno strumento tecnico della giunta regionale e non saremo più costretti a un esame molto rapido delle pratiche urbanistiche, ma entreremo nel merito di tutte le scelte concorrendo a migliorarne la qualità. Siamo passati da uno strumento burocratico, quale era il Comitato tecnico urbanistico, a uno scientifico. Un ottimismo non condiviso dai Verdi, in particolare dal consigliere Marino che, a proposito dei due «via libera» concessi ieri dalla Commissione, parla di «corsie preferenziali per le anticipazioni del piano regolatore di Torino che, di fatto, costituiscono la "ciccia" del nuovo piano regolatore per i prossimi 3-4 anni». Corsie preferenziali, secondo il consigliere, create ad hoc dalla recente riforma della legge urbanistica. «I cittadini nemmeno hanno potuto fare le loro os- seriazioni - dice Marino perché le anticipazioni approvate ieri e quelle sulle aree private Gardino, Comau e Framtek che presto arriveranno in Regione, sono state esposte al pubblico in piena estate e a Circoscrizióni chiuse». La polemica riscoppierà quasi sicuramente stamattina in Consiglio regionale, dov'è previsto il dibattito proprio sul piano regolatore di Torino. Le opposizioni contestano la giunta che sostiene di voler rispettare l'autonomia e i poteri del commissario governativo. «Non è democraticamente ammissibile - ribattono le opposizioni - che il commissario si sostituisca alla Sala Rossa e licenzi il piano regolatore. Deve attendere il nuovo Consiglio». Beppe Minalo Varate le prime operazioni legate a zone industriali dismesse, come quella dello stabilimento Ceat

Persone citate: Beppe Minalo, Gardino, Mario Carletto, Verdi

Luoghi citati: Torino