Il ciclismo pedala anche

Bartali e la Giuliani DUE CASI Bartali e la Giuliani Il ciclismo pedala anche Il ciclismo in tribunale per due istanze, e può anche finirci per una terza. Può trattarsi di malessere, può trattarsi di benessere eccessivo e interpretato male, può trattarsi di un caso. Bartali: la Cassazione ha rinviato alla Corte d'Appello milanese, perché ridiscuta la causa, il ricorso, respinto da quella stessa Corte, del vecchio campione contro una società che per pubblicizzare il proprio marchio aveva lanciato un concorso a premi denominato «Chi ha preso la borraccia?», e basato su un'immagine famosa in cui appunto una borraccia veniva scambiata in corsa fra Coppi e Bartali. La Cassazione ha in fondo lasciato intendere che, pur trattandosi di immagine pubblica in quanto scattata in gara, Bartali può sostenere l'illegittima utilizzazione della stessa. Giuliani: il Tar ieri ha dato 'uito alla signora romana candidata alla presidenza della Fe; "-ciclismo, accogliendo la tesi sua ineleggibilità messa avanti dal Consiglio federale, che non si era ancora pronunciato la prima volta che il Tar si era impegnato sul caso. Una sorpresa: sei mesi di bollini in meno del minimo, sulla tessera di una federazione, contano più di ventotto anni di militanza in segreterie nazionali e internazionali, e ai vertici operativi dello sport della bici. Carla Giuliani furente - e la capiamo - ricorrerà al Consiglio di Stato, chissà se in tempo per il congresso, in programma a fine settimana. Ma perché tanto battagliare contro una donna he sulla carta ha pochi voti? Franchi: svizzeri, e -90.000 del 1985, versati dall'Eurovisione per i Mondiali in Italia. Sono quelli del mandato firmato da Omini, tesoriere dell'Uri e presidente federale italiano, per girarli a un certo Molteni e ad un conto con pseudonimo, nella discrezione di una banca elvetica. Si dice che sia stata la Giuliani a tirar fuori la «pratica», un siluro a Omini che non la vuole candidata. Il Coni attende di ora in ora una risposta circostanziata da parte della federazione. C'è un legame fra le due ultime vicende? E come mai il ciclismo patisce questi problemi alla fine di un'annata con due ori olimpici e con Bugno mondiale dei prò, e alla vigilia di un Giro d'Italia che, firmato Fininvest, sarà nuovo e nazional-popolare? Oh, saperlo. [g. p. o.]

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