PRO E CONTRO QUEL VERDETTO

L'uomo sconfìtto «Sento di aver perso per sempre la mia bambina» PRO E CONTRO QUEL VERDETTO VIOITTI FINZI GIANI GALLINO «Un grave errore» «Decisione giusta» «Non sono per nulla d'accordo con il verdetto dei giudici inglesi», afferma la psicologa Silvia Vegetti Pinzi. E continua: «Il codice genetico farà parte sempre di più della nostra identità. Ma, a parte questo particolare, credo che l'impedire i test sulla bambina sia stato un grave errore». Perché? «Ognuno di noi ha il sacrosanto diritto di conoscere la verità sulle proprie origini, a maggior ragione nel momento in cui si pone il problema». Ma non sarebbe uno choc per quella bambina? «Le cose nascoste, la non chiarezza possono provocare traumi e cunamiche familiari devastanti. Non c'è nulla di più distruttivo, lo si vede di continuo, della non trasparenza, della menzogna o del silenzio». Per la psicologa dell'età evolutiva, Tilde Giani Gallino, i giudici della corte d'appello di Londra hanno agito nel reale interesse della bambina contesa. «Certo - osserva -, la questione è assai delicata, sia dal punto di vista psicologico, sia dal punto di vista giuridico. Per la piccola, comunque, il vero padre è colui che si prende cura di lei, che le dà affetto e sicurezza. Mi rendo conto, però, che anche le motivazioni addotte dall'altro uomo, non sono prive di fondamento. Ad un'età considerata adulta, occorrerà dire alla figlia la verità». Ma come reagirà verso i genitori che l'hanno cresciuta? «Dipenderà dal tipo di rapporto che saranno stati capaci di instaurare con lei».

Persone citate: Giani Gallino, Silvia Vegetti, Tilde Giani Gallino

Luoghi citati: Londra