le «donnine» di Memora scandalizzano i socialisti di Guido Tiberga

L'autore difende l'erotismo a fumetti: «Incredibile psi! Ha un sacco di problemi e se la prende con il sesso di carta» L'autore difende l'erotismo a fumetti: «Incredibile psi! Ha un sacco di problemi e se la prende con il sesso di carta» le «donnine» di Memora scandalizzano i socialisti L'Avanti! attacca il disegnatore veronese: si è prostituito alla pornografia ROMA. «Ma dimmi tu se con tutti i problemi che hanno, i socialisti devono prendersela proprio con il mio lavoro». L'Avanti! spara sulle «ninfette eteree e filiformi» di Milo Manara. Le accusa di essersi prostituite ai facili guadagni del sesso di carta. E il disegnatore veronese reagisce così, più divertito che arrabbiato: «E1 davvero sorprendente. Il psi contro le mie donnine. E di questi tempi, poi...». Manara ha pubblicato da poco «Il gioco 2», il secondo episodio di un fumetto erotico lanciato dieci anni fa su Playmen. Figure esplicite, decisamente hard, che raccontano la storia di una giornalista televisiva in balia di un telecomando che scatena in lei le più irrefrenabili voglie. Immagini così crude scrive il quotidiano del psi - «da resuscitare l'annosa questione dei confini tra erotismo e pornografia. L'esaltazione del par¬ ticolare ricalca il paradigma del voyerismo di massa: riviste per soli adulti, pomolibri, film a luci rosse, telefoni caldi e naturalmente fumetti. I consumatori di questa perversa sublimazione erotico-visuale rappresentano una bella fetta del mercato. Ciò potrebbe sciogliere i nodi oscuri sui motivi della riconversione al porno del disegnatore...». Questo nel linguaggio un po' astruso dei critici. Traduzione: Manara si è buttato sul sesso per fare quattrini. «Mi pare che i socialisti siano ossessionati dal denaro - replica l'autore -. Siamo al "Teorema di Craxi" applicato ai fumetti. E' vero: mi sono chiesto fino a che punto era giusto continuare con l'ipocrisia del "vedo e non vedo". E ho deciso che era più onesto essere esplicito. Io prostituirmi al mercato? E' un'accusa senza senso. Oggi i più venduti sono Dylan Dog e i fumetti dell'orrore. Se avessi voluto seguire la corrente, avrei scritto una storia di mostri...». «E poi che male ci sarebbe a cercare il guadagno?», commenta Guido Crepax, l'autore di Valentina, il più noto dei fumetti erotici. «Tutti gli autori si prostituiscono al mercato - continua -. Anche i romanzieri, anche quelli che scrivono i gialli. Manara? Non mi piace e non ho letto il suo ultimo racconto. Ma so con certezza che tra le mie opere più erotiche e quelle più caste non ci sono differenze di vendita. E poi un artista è libero di fare quello che vuole». Anche di disegnare falli e descrivere le performance di una ninfomane incallita? «Il sesso non l'ho mica inventato io», taglia corto Manara, tormentato da queste accuse sin dai tempi di Telerompo. un giornaletto da caserma cui collaborava negli Anni Sessanta. Recentemente ha scandalizzato la Francia con le illustrazioni di Feu aux en- trailles, un racconto «senza freni» di Pedro Almodóvar. «Io rispondo a un'esigenza naturale dell'uomo - continua -, e cerco di farlo bene. La pornografia è quella di chi offre ai lettori pacchi di carta mal disegnata, senza impegno e senza arte. Il mio è erotismo. La differenza è nella qualità: è come se qualcuno accusasse un calzolaio di speculare sul bisogno di camminare della gente. Lo sciacallo non è lui, ma chi fa le scarpe di cartone spacciandole per cuoio. La gente da me vuole storie come questa. Me lo dicano i socialisti dov'è lo scandalo». Guido Tiberga II disegnatore veronese Milo Manara L'«Avanti!» lo ha messo sotto accusa per il suo ultimo libro «Il gioco 2»

Persone citate: Craxi, Dylan Dog, Guido Crepax, Manara, Milo Manara, Pedro Almodóvar

Luoghi citati: Francia, Roma