INTRIGHI DA STRONCARE

INTRIGHI DA STRONCARE INTRIGHI DA STRONCARE NON si è trattato, dunque, di frasi di circostanza o di battute «dal sen ruggite» quelle che Amato ha pronunciato sabato. La conferma che lo stesso Ciampi, con forme alquanto asciutte, ha dato della sua inclinazione a passare la mano, lascia intendere che il presidente del Consiglio ha effettivamente aderito ad un desiderio del Governatore. Anche se un conto è che questi andasse accennando con crescente frequenza alla sua età, alla sua lunga milizia nella Banca ed al lungo tempo trascorso nella massima carica; ben altro conto è rendere pubbliche queste sue considerazioni senza annunciare contestualmente il loro esito. E, infatti, Ciampi domenica, interrogato sull'aereo che lo stava portando a Basilea, ha cercato di scansare una risposta, ha tentato di parlare d'altro; poi ieri mattina, in albergo, alla fine ha ammesso, ma senza specificare alcuna motivazione o prospettiva, una sua disponibilità a rimanere. E' facile evincere, dunque, che ad aprire una questione di successione al vertice della Banca d'Italia sia stata soprattutto un'iniziativa determinata e consapevole del presidente del Consiglio. Con quale fine? A questa domanda la matassa si aggroviglia, e recuperarne il bandolo è impresa, per il momento, impossibile. L'intrico è accresciuto dal fatto che, ad evidenza, lo spunto dell'intera vicenda non sembrano tanto gli stati d'animo e i desideri di Ciampi, il quale mai \ Alfredo Recanatesi 1 CONTINUA A PAG. 2 SECONDA COLONNA

Persone citate: Alfredo Recanatesi, Ciampi

Luoghi citati: Basilea