La regina adesso studia da evasore fiscale

La regina adesso studia da evasore fiscale GRAN BRETAGNA Secondo il Sunday Mirror pagherà una tassa irrisoria in rapporto al suo enorme patrimonio La regina adesso studia da evasore fiscale Ha rinunciato all'esenzione, ma prepara strategie per risparmiare LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Non ha ancora cominciato a pagare le tasse, dopo una storica e lunghissima esenzione, che già si scatenano le polemiche di chi tende a dipingere la regina Elisabetta quasi come uno dei membri del «girone dannato» degli evasori fiscali. E' quanto arriva a sostenere il «Sunday Mirror» anticipando i dettagli del prossimo provvedimento legislativo che renderà, come afferma il primo ministro John Major, sua Graziosa Maestà «una normale contribuente». Secondo quanto scrive il giornale, infatti, la regina sarebbe chiamata a pagare una tassa irrisoria, almeno in rapporto ad un patrimonio valutato attorno ai 6 miliardi di sterline (qualcosa come circa 14 mila miliardi di lire). Al massimo 4 milioni di sterline l'anno: meno della metà di quanto ci si poteva aspettare in base alle sue ricchezze. I giornali hanno già scritto che dopo aver «graziosamente» acconsentito a por fine ad un privilegio fiscale che sempre più le veniva rimproverato dai sudditi, la regina si è data da fare per assicurarsi i servizi dei migliori consulenti inglesi, perché evidentemente ha una fiducia solo relativa nei consiglieri di Corte. Dunque, il primo ministro starebbe per annunciare, in base all'accordo raggiunto con Palazzo Reale nell'estate, che la regina pagherà la tasse solo sulla sua fortuna «personale», ma non su quel patrimonio ben più pingue della monarchia che, come tale, è un bene di tutta la Nazione. Ecco, perciò, che sarebbero esentate dalla tassazione proprietà come lo yacht reale «Britannia», come i velivoli della flotta aerea reale, come Buckingham Palace, la residenza principale della Corte a Londra, e poi anche i favolosi gioielli della Co¬ rona custoditi nella Torre di Londra. E della medesima esenzione fiscale godrebbero anche i tesori artistici appartenenti alle collezioni reali come quelli conservati gelosamente non solo a Buckingham Palace, ma anche nel Castello di Windsor, e sfuggiti al pauroso incendio dello scorso autunno, oppure nella sontuosa residenza di Hampton Court o nei castelli di Sandringham o di Balmoral in Scozia. Ma non basta. Perché sempre secondo le rivelazioni del «Sunday Mirror» non verranno conteggiati dagli esattori fiscali quasi 8 milioni di sterline che la famiglia reale riceve attualmente dallo Stato e che verranno perciò considerati come il costo della monarchia. Verranno ancora detratti dall'imponibile i 56 milioni di sterline necessari al funzionamento dei mezzi di trasporto di Casa Reale o del mantenimento delle principali residenze della monarchia in tutto il Paese. Insomma, detratto tutto il detraibile, la regina dovrebbe venire a pagare «una piccolezza, considerato che la regina è una delle persone più ricche del mondo», ha commentato acidamente il deputato laborista Dennis Canavan che capeggia il manipolo vociante di coloro che vogliono ridimensionare il ruolo della famiglia reale, invitandola a prendere l'esempio dalle case regnanti nordiche e «ad andare in bicicletta». [p. pat.] Elisabetta possiede ricchezze valutate 14.000 miliardi

Persone citate: Dennis Canavan, Elisabetta, John Major, Windsor

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra, Scozia