COSI LO RICORDANO QUATTRO «GRANDI

Contrasse il virus per una trasfusione e fu costretto a confessarlo dai giornali Da allora s'impegnò in prima linea "OSI' LO RICORDANO QUATTRO «GRANDI MAOIC JOHNSON NAVRATILOVA CONNORS JESSE JACKSON «Il migliore di noi» «Uomo straordinario» «Campione 4i stile» «Lottò per tutti» Un lutto «non solamente per lo sport, ma per il mondo intero». Così Earvin «Magic» Johnson, il cestista che l'Aids ha accomunato ad Arthur Ashe in un destino di sofferenza, ma anche di lotta contro la malattia, ha commentato la morte del grande tennista. «E' stato uno dei migliori della nostra generazione», ha poi aggiunto. La campionessa di tennis Martina Navratilova è rimasta molto colpita dalla morte dell'atleta. E lo ricorda con parole che vanno ben oltre il suo impegno sportivo: «E' stato un uomo straordinario, che è andato oltre il suo sport, la sua razza, religione e nazionalità e, a modo suo, ha aiutato a cambiare il mondo». Jimmy Connors, battuto da Ashe nella memorabile finale del 1975 a Wimbledon: «Arthur aveva uno stile |utto suo». Ma l'ultima prova da campione l'ha sfoderata quando ha saputo di essere ammalato: «Ha affrontato l'ultima partita con la stessa voglia di lottare che lo aveva portato a battersi contro l'apartheid». Il reverendo Jesse Jackson ricorda Ashe come un atleta che si è saputo dedicare «alle cause del mondo». Lui, primo e unico nero a vincere il torneo di Wimbledon, non considerava quello il giorno più bello della sua vita, ma l'I 1 febbraio '90, data della liberazione di NelsonMandela dalle carceri del Sud Africa.

Persone citate: Arthur Ashe, Ashe, Jesse Jackson, Jimmy Connors, Johnson, Martina Navratilova

Luoghi citati: Sud Africa