Il governo caro Scalfaro sull'irpinia devi aspettare

Il governo: caro Scalfaro Il governo: caro Scalfaro WL . ^i* 'vi* 1$. e cittadini locali perché avYebbe tolineare che il Presidente della ROMA DALLA REDAZIONE Giuliano Amato ha risposto a stretto giro di comunicato alla sferzata che il Presidente della Repubblica ha dato sabato al governo: voglio per iscritto la verità sullo scandalo del dopo terremoto in Irpinia. Allo spazientito Scalfaro, il presidente del Consiglio, in verità, non ha replicato in prima persona ma ha affidato l'incombenza al suo sottosegretario, Fabio Fabbri, con una nota conciliante in cui riconosce che il Capo dello Stato «ha perfettamente ragione ad esigere un resoconto e una iniziativa del governo». Ma, lascia capire Fabbri, il governo non ha potuto rispondere sinora perché il comitato di esperti creato dal governo Andreotti per garantire un migliore uso del denaro dei contribuenti ha presentato il suo rapporto solo a metà gennaio. «Un rapporto che appare incompleto e insoddisfacente». Insomma: Scalfaro, i terremotati ancora senza casa a più di dieci anni dal sisma malgrado i 51 mila miliardi spesi, e i contribuenti indignati pazientino ancora un po'. Il governo ha, infatti, invitato il presidente del comitato «ad integrare opportunamente la relazione in modo che governo e Parlamento possano circoscrivere rigorosamente l'area effettivamente colpita dal sisma e dettare regole severe, idonee a limitare gli interventi esclusivamente in favore dei veri danneggiati». E, poiché il governo non sembra nutrire troppa fiducia in questo comitato che così poveri risultati ha dato, Amato si muoverà «con doverosa celerità» per suo conto perché i finanziamenti siano usati in modo corretto. La verità è che, dopo dodici anni, ancora non c'è un censimento preciso delle case danneggiate e il perché lo ha spiegato il generale Jean, che alla testa di un comitato di militari avviò subito dopo il terremoto il censimento dei danni ma fu poi bloccato. Censimento evidentemente non gradito a politici, sindaci e cittadini locali, perché avYebbe permesso di stabilire con precisione a chi toccavano i soldi della ricostruzione e a chi no. Ora Giuliano Amato ha il potere, in base alla legge 32 del 1992, di verificare quali sono i danni reali non ancora riparati e di proporre al Parlamento misure per escludere dai contributi statali i comuni che non furono danneggiati dal terremoto ma che hanno chiesto ugualmente quattrini. Ingrato compito sul quale si misurerà la forza del governo di fronte alle resistenze dei partiti che lo sostengono. Ci sono segnali «trasversali» poco rassicuranti, alcuni prevedibili, altri no. Il quotidiano della de, 12 Popolo, pur diretto dal «martinazzoliano» Mattarella, censura l'ultimatum di Scalfaro sullo scandalo della ricostruzione nelle regioni di De Mita, di Gava, Pomicino e Colombo. In prima pagina un titolo a due colonne si limita a riferire che Scalfaro fa un «appello a riscoprire il dovere dell'onestà». Il quotidiano del psi, \'Avanti!, apre la prima pagina con un titolo a due colonne che rovescia le parole di Scalfaro. Invece di sot¬ tolineare che il Presidente della Repubblica pretende una risposta dal governo, assicura che, secondo Scalfaro: «Sull'Irpinia il governo risponderà». Al quotidiano delpds, l'Unità, il fatto che il Presidente della Repubblica pretenda rapidi chiarimenti dal governo sullo scandalo della ricostruzione del dopo terremoto, non è parsa notizia di rilievo, tanto che viene relegata in fondo alla pagina 5 con un accenno all'Irpinia solo nel sommario. Il manifèsto, «quotidiano comunista» poi, non dedica neanche una riga alle pa role di Scalfaro. Comunque, dal pds si è levata la voce di Antonio Bassolino per chidere al governo di decidersi a parlare di Irpinia. «Il suo silen zio è un'offesa a tutto il Paese, poiché è evidente che i ministri (socialisti) Conte e Reviglio non sanno cosa dire. Già troppo tem po è passato dalla lettera del Presidente della Repubblica a Giuliano Amato e dalla presentazione ella nostra mozione alla Camera dei deputati. Deve esse re il presidente del Consiglio a rispondere subito a Scalfaro e al Parlamento». [a. r.] «Incompleta la relazione degli esperti di Andreotti» 1 presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro A destra il sottosegretario Fabio Fabbri e»-.'