la Kappa è senza alternative di Giorgio Viberti
Oggi contro la Bialetti Montecatini i cestisti torinesi costretti a vincere la Kappa è senza alternative Oggi contro la Bialetti Montecatini i cestisti torinesi costretti a vincere Danna: «E' una delle poche gare alla nostra portata» Problemi di formazione: Iacomuzzi e Silvestrin in forse Dopo la preziosa vittoria esterna di domenica scorsa a Rimini, la Robe di Kappa ospita al palasport di Parco Ruffini (ore 17,30) la Bialetti Montecatini. Sulla carta Torino non ha molte chances: i toscani precedono la Kappa di sci lunghezze e nel match di andata diedero una severa lezione alla squadra di Danna, sommersa con 30 punti di margine (111-81). I precedenti però contano poco quando c'è di mezzo la salvezza. I torinesi si sono finalmente scrollati di dosso una delle ultime due posizioni in classifica che al termine della stagione regolare condanneranno alla retrocessione in A2 - ma proprio la coppia delle cenerentole di Al, Venezia e Rimini, oggi giocando in casa potrebbe far risultato. Ecco perché la Robe di Kappa deve battere Montecatini. La Bialetti, partita molto forte a inizio campionato, ha poi patito un periodo delicato dal quale sembra tuttavia uscita. Sotto canestro ha due ottimi americani: l'ex «bolognese» Clemon Johnson, buon difensore e pesante da spostare a rimbalzo, e la «cavalletta» Chris McNealy, quinto rimbalzista e ottavo tiratore da due punti in tutta la serie Al. Intorno ai due stranieri il coach toscano Benvenuti schiera una serie di buoni tiratori, primo fra tutti l'azzurro Mario Boni, il miglior realizzatore italiano del campionato (è secondo assoluto, dietro Mannion della Clear) oltre ad essere il giocatore che subisce più falli in Al. Da non sottovalutare nemmeno l'ex pesarese Grattoni, il play Zatti ed i rincalzi Capone e Anchisi, tutti buoni cecchini (la Bialetti è quinta nella classifica dei tiri da tre punti). Né va dimenticato l'ex di turno, Bargna, che giocò a Torino nel campionato '88-'89: è un valido sostituto dei lunghi americani ma a volte viene schierato nel quintetto base. «Montecatini ha problemi d'abbondanza - sottolinea Danna, il coach dei torinesi - mentre noi siamo ancora una volta contati. Oltre a non poter contare su Prato, c'è Silvestrin che continua a non allenarsi per i problemi al collo e alla spalla sinistra, mentre in settimana Iacomuzzi si è storto una caviglia e zoppica vistosamente. Sull'impiego di entrambi decideremo soltanto all'ultimo momento». Come a Rimini sarà quindi Valente il pivot titolare. Dovrà prendersi cura di Johnson, mentre Wright marcherà McNealy, Vincent arginerà Grattoni, Della Valle cercherà di limitare Zatti, mentre Abbio controllerà Boni. «Non escludo di utilizzare la difesa a zona - aggiunge Danna - o una staffetta di marcature su Boni, affidandolo anche a Masper o Trevisan. Ma fermare Boni non sarà il nostro obiettivo principale: anche Middleton domenica scorsa ha segnato 42 punti, ma siamo riusciti ugualmente a battere Rimini limitando gli altri della Marr». La Kappa dovrà badare soprattutto ai rimbalzi difensivi per non ripetere l'errore costato caro tre settimane fa contro la Stefanel, che tirò con percentuali insufficienti ma vinse ugualmente la partita grazie ai recuperi offensivi dopo le proprie conclusioni sbagliate. «Per noi è una partita importantissima conclude il coach dei torinesi perché in casa ci resteranno soltanto altre due partite abbordabili, contro Venezia e Caserta, prima di ospitare due grandi come Pesaro e Bologna». Difficile infatti pensare che la Robe di Kappa possa espugnare campi come Reggio Calabria, nel prossimo turno, Milano o Roma, rispettivamente nella quart'ultima e penultima giornata della regular season. Da segnalare infine che i giocatori della Kappa hanno dato il loro appoggio alla campagna «Dico No alla droga» ed oggi sottoscriveranno l'albo d'onore prima dell'incontro con Montecatini. Giorgio Viberti Per Valente (nella foto) oggi pivot titolare, il compito di fermare l'ex bolognese Clemon Johnson
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