Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Ma di chi è la colpa se non nascono più bambini?» - «Troppe tasse, troppi supermercati, anch'io getto la spugna» - «Vivo con l'incubo di un crollo in casa» - «Evviva la patente, l'aspettavo dal 10 aprile 1990» Una lettrice ci scrive: «Chi si ricorda della fiaba del pifferaio magico? Mette molta tristezza pensare a quella povera città rimasta senza bambini a causa dell'ingratitudine dei suoi abitanti verso il pifferaio che li aveva liberati dai topi. «Recentemente sono stati resi noti i dati relativi al tasso di natalità in Italia, 1,3 figli per donna, e ci è ritornata in mente quella fiaba. Abbiamo letto anche i dati relativi alla spesa dello Stato per la famiglia, 1 per cento del prodotto interno lordo (ultimi in Europa), ed abbiamo trovato conferma a quanto stiamo sperimentando nella nostra vita familiare. Siamo, nonostante tutte le difficoltà, due giovani (30 e 27 anni) genitori felici di due meravigliose bambine rispettivamente di uno e due anni, ed abitiamo in un paesino di poco più di mille abitanti nella seconda cintura di Torino. Dovendo entrambi lavorare per motivi di bilancio familiare, abbiamo preso in considerazione l'ipotesi di mandare le bambine all'asilo nido. Qui incomincia il tragico. «Nel nostro paese di residenza non esiste l'asilo nido e quindi dovremmo rivolgerci ai Comuni vicini dove però viene data la precedenza ai residenti. Conseguentemente la possibilità di trovare un posto diventa pressoché nulla a causa della ben nota carenza di strutture di questo tipo. Ma il meglio deve ancora venire. Se per miracolo trovassimo posto nell'asilo, ci verrebbe richiesta una retta mensile doppia (circa 860.000) che moltiplicata per due bambine fa 1.720.000 lire. Ma non è ancora finita. «L'anno prossimo la nostra bambina più "vecchia" (3 anni ad aprile) potrà frequentare la scuola materna e quindi ci siamo affacciati per tempo alla struttura comunale, questa volta esistente. Sorpresa! Esistono solo otto posti disponibili per il prossimo anno e i bambini residenti ed attualmente pre-iscritti sono diciannove, per cui dieci di questi dovranno cercarsi un'altra scuola materna. Se in queste condizioni, che non sono solo le nostre, non si fanno figli non accusateci di essere egoisti. Non c'è bisogno del pifferaio magico per portar via i bambini, basta lo Stato». Monica Della Casa Una lettrice ci scrive: «Ho letto che negli ultimi tre mesi del 1992 hanno chiuso 60.000 esercizi commerciali. Sarà contento il ministro delle Finanze: questi commercianti presunti evasori sono diventati 60.000 disoccupati e non pagheranno più: L. 100.000 per partita Iva, 270.000 tassa comunale, tassa Camera di Commercio, Inps, tassa sulla salute, Iciap e poi affitto dei negozi, telefono, luce, tassa sui rifiuti e altri balzelli. Io ho un piccolo negozio e a settembre '93 faccio 35 anni di anzianità, ho 58 anni e chiuderò anch'io ma per il '92 ho il problema della minimum tax perché non ho guadagnato 24 milioni ma meno della metà perché sono circondata da supermercati che vendono la mia merce a meno di quello che la pago io, ma non vedo perché mentre tutto va a catafascio, le ditte perdono utile, le aziende statali perdono migliaia di miliardi, io devo per forza guadagnare quello che dice chi fa i conti seduto a tavolino». Cristina Daglio Una lettrice ci scrive: «Nel 1983 ho acquistato da un'impresa costruttrice un alloggio, appena ultimato a San Mauro Torinese. Acquisto ahimè poco felice, infatti dopo qualche tempo in alcuni alloggi dello stabile si sono verificati crolli di grossi pezzi dei tavelloni costituenti le solette dei soffitti. L'ultimo incidente si è verificato lo scorso dicembre ed ha interessato un'area di circa due metri quadrati del soffitto dell'alloggio sottostante il mio e solo per puro caso non ha provocato danni alle persone. «L'impresa costruttrice, sollecitata dai condomini, ha effettuato un sopralluogo e tamburellando, con il bastone di una scopa, alcuni centimetri di soffitto ha dichiarato che non sa giustificare il fenomeno e che non può assolutamente garantire che i crolli non si ripetano. Non intende comunque operare alcun intervento preventivo a salvaguardia dell'incolumità delle persone pertanto non resta che sperare nella misericordia divina. E' possibile che questa situazione sia normale, come vuole far intendere l'impresa? E' possibile che non abbia responsabilità?». Ester de Chiara Un lettore ci scrive: «Giornata di festa oggi per me! Tramite l'Aci gli uffici della nostra Repubblica mi hanno fatto avere la nuova patente, della quale avevo chiesto il rinnovo il 10 aprile 1990. Di uno Stato che funziona così celermente si può proprio dire, come dicevano i vecchi piemontesi: "A l'è na bela Republica"». Enrico Brambilla

Persone citate: Cristina Daglio, Enrico Brambilla, Ester, Monica Della Casa

Luoghi citati: Europa, Italia, San Mauro Torinese, Torino