Privatizzazioni, diktat della Cee di Eugenio Ferraris

Il nuovo commissario per la concorrenza Ehlermann dà il decalogo al governo Il nuovo commissario per la concorrenza Ehlermann dà il decalogo al governo Privatizzazioni, diktat della Cee «Si vende solo al miglior offerente» BRUXELLES. Non è un monito, ma ci manca poco. La Cee scrive all'Italia e ricorda al governo Amato quali sono le regole comunitarie per le privatizzazioni (mentre proprio ieri la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato le direttive, assai diverse, approvate dal Cipe). Nel documento - che porta la firma del nuovo commissario alla concorrenza, Ehlermann e che è datata 13 gennaio 1993 - si fa preciso riferimento alla «cessione delle società controllate dei Gruppi Iri, Eni, Ina, Enel, Imi, Bnl. Programma di riordino». «In occasione di un incontro tenutosi il 19 novembre 1992 - scrive il commissario Cee - il ministro Reviglio ha informato sir Leon Brittan del programma con il quale il governo italiano intende procedere al riordino delle società Iri, Eni, Enel, Imi, Bnl, Ina. Sono stati indicati gli orientamenti generali di questa vasta operazione, ma non i suoi precisi criteri di attuazione». «E' nota la posizione di rigorosa imparzialità della Commissione peraltro sancita dall'art. 222 del Trattato Cee - in ordine al regime di proprietà negli Stati membri. L'attenzione della Commissione si incentra quindi sul solo programma di privatizzazione del governo italiano nella misura in cui esso incida sull'applicazione delle norme di concorrenza e, più particolarmente, di quelle in tema di aiuti pubblici». «Alla Commissione preme che la privatizzazione delle società pubbliche di cui all'oggetto avvenga nel rispetto dei principi che essa ha applicato in vari casi analoghi e che sono indicati in appresso: ci) Tutte le cessioni devono essere effettuate mediante offerta di vendita al pubblico da svolgersi nel segno della trasparenza e secondo modalità non discriminatorie; 2) le cessioni devono essere aggiudicate a chi offre il prezzo più alto nell'ambito della gara pubblica; 3) ai partecipanti dovrà essere lasciato un congruo termine per preparare la loro offerta e dovranno essere comunicati tutti i particolari necessari per effettuare una valutazione corretta». E non basta. La Cee dovrà essere avvertita in tempo di ogni cessio¬ ne, per prevenire illeciti aiuti di Stato nei casi di: cessioni effettuate mediante procedure ristrette o vendita diretta; cessioni precedute dall'azzeramento dei debiti ad opera dello Stato o delle sue società pubbliche o da qualsiasi altro organismo pubblico; cessioni precedute da conversioni del debito in capitale; cessioni effettuate in condizioni che non sarebbero accettabili nell'ambito di una transazione fra investitori privati operanti in economia di mercato. E soprattutto, porte aperte agli stranieri: impensabili, quindi, aste di vendita riservate a soli pretendenti italiani. «Tutte le imprese di cui si prevede la vendita secondo modalità particolari - continua la lettera devono essere oggetto di una valutazione ad opera di esperti indipendenti che dovranno fornire il valore dell'impresa. (...) Dovranno essere notificate preventivamente alla Commissione tutte le cessioni di imprese appartenenti a settori sensibili (tessile, autoveicoli, ecc.) e quelle non effettuate nell'osservanza degli orientamenti sopraindicati. Inoltre dovrà essere notificato alla Commissione il programma di riordino del settore pubblico una volta che sia stato completato l'iter per la sua approvazione». Da articoli apparsi recentemente sulla stampa, la Commissione ha appreso che sarebbero in corso varie cessioni di imprese del settore pubblico; si tratterebbe, ad esempio, delle cessioni di Italtel, Sme, Banca Commerciale Italiana e Banca di Roma, del Gruppo Iri e della Savio, Agip Petroli e Nuovo Pignone del Gruppo Eni. «Nella fase attuale - conclude Ehlermann - sarebbe utile esaminare con il governo italiano i programmi che quest'ultimo ha predisposto per il riordino del settore pubblico in modo che la Commissione abbia agio di seguire gli sviluppi della procedura e un congruo margine di tempo per presentare le sue osservazioni. 1 miei servizi sono a completa disposizione per un incontro con i rappresentanti italiani a Roma e a Bruxelles». Eugenio Ferraris Sergio Luciano Il commissario Cee Jacques Delors

Persone citate: Jacques Delors, Leon Brittan, Reviglio, Sergio Luciano

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Roma