«Amato non è innocente»
«Amato non è innocente» «Amato non è innocente» Cossiga spara sul dottor Sottile «Non può lasciare Bettino» rasamente le distanze dal psi». Invece, sul piano personale, Cossiga afferma che nel suo rapporto con Amato «non è mutato niente». Ma ha continuato: «Questo governo è sempre di più quello del Presidente». Cossiga considera l'esecutivo presieduto dal «dottor sottile» un governo «con una base parlamentare così confusa che ha la sua forza preminente nel presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, anche perché l'esecutivo si evolve distaccandosi sempre più dalla sua matrice originale». E aggiunge che quella di Scalfaro è «una posizione più forte di quella che avevo io. Allora io ero contrastato maggiormente, in primo luogo dalla de, lui no, almeno da una gran parte del partito. E poi è appoggiato dal pds e dal mondo cattolico. Scalfaro, in chiave presidenzialista, può gestire questa crisi delle istituzioni che è lungi dal terminare». Ultima battuta, riferendosi alle aspettative giovanili: «Ci vorrebbe un altro Sessantotto». [Agi-Asca] ROMA. «Giuliano Amato non si può considerare, e fa male a considerarsi, un innocente-eccellente. E' una fuga dal reale, perché è stato vicesegretario del psi e sottosegretario di Bettino Craxi. E' uno di quelli che hanno amministrato. Se lo può fare dal punto di vista giuridico e penale, non può tirarsi fuori politicamente. Non può, ingenerosamente, prendere le distanze da Craxi. Mi chiedo che cosa sarebbe stato e cosa sarebbe senza Craxi». Il senatore a vita Francesco Cossiga, intervenendo alla trasmissione «Italia domanda» (in onda domenica sera su Canale 5), non risparmia le sue critiche, sul piano politico, al presidente del Consiglio. Cossiga commenta anche la mancata partecipazione di Amato alla direzione del psi: «Commette l'errore di voler ridurre Tangentopoli ad una storia di ladri comuni. Era tradizione che il presidente del Consiglio partecipasse ai lavori della direzione del proprio partito. Invece, Amato ha preso clamo-
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