Addaura non fu bomba di mafia?

Addaura, non fu bomba di mafia? Addaura, non fu bomba di mafia? ROMA. Non fu la mafia ad organizzare il fallito attentato a Falcone del giugno 1989? E' questa l'inquietante ipotesi su cui stanno lavorando in queste ore gli uomini del servizio centrale operativo della Criminalpol ed i magistrati di Caltanissetta, titolari delle indagini sulle stragi di Capaci e via D'Amelio. Dopo aver riaperto l'inchiesta sull'attentato dell'Addaura, infatti, i giudici di Caltanissetta hanno acquisito anche i fascicoli che riguardano due episodi oscuri degli anni di piombo palermitani. Il primo è l'uccisione dell'agente di polizia, Antonio Agostino e di sua moglie, avvenuta il 5 agosto 1989, il secondo è la misteriosa scomparsa di Emanuele Piazza, ex poliziotto e collaboratore del Sisde, di cui si sono perse le tracce il 15 marzo 1990. Gli inquirenti stanno cercando di verificare eventuali legami tra questi episodi ed il fallito attentato a Giovanni Falcone, avvenuto nel giugno dell'89. Il primo a ipotizzare un collegamento tra la morte di Agostino e la scomparsa di Piazza fu il legale della famiglia Agostino, l'avvocato Vincenzo Gervasi, che presentò un esposto alla procura della repubblica di Palermo. «Innanzitutto - ha spiegato Gervasi - occorre dire che sia sulla morte di Agostino che sulla scomparsa di Piazza nessun pentito di mafia ha mai detto nulla. La cosa è abbastanza significativa. In particolare sull'omicidio di Agostino, l'uccisione anche di sua moglie appare piuttosto singolare, visto che in genere la mafia non uccide le donne se non per motivi precisi». Il pm Giusto Sciacchitano ha espresso parere favorevole alla prosecuzione delle indagini, a seguito di elementi «assolutamente nuovi». In particolare la testimonianza di un collega di Agostino che ha rivelato che l'agente ucciso gli rivelò che si stava occupando di un'indagine delicata. L'altro avvocato di famiglia, Carlo Palermo, ha definito prive di fondamento le «voci» che assegnerebbero ad Agostino, esperto nuotatore, un ruolo nel preparare l'attentato a Falcone: «la sua muta subacquea è ancora presso i famigliari e non è mai stata sequestrata». [r. cri.] Il giudice Giovanni Falcone sfuggì a un attentato preparato dal mare nel giugno dell'89

Persone citate: Antonio Agostino, Carlo Palermo, Emanuele Piazza, Gervasi, Giovanni Falcone, Giusto Sciacchitano, Vincenzo Gervasi

Luoghi citati: Caltanissetta, Capaci, Falcone, Palermo, Roma