Israele niente trattative e niente sanzioni

Parigi e Londra con Washington nel chiedere all'Orni una condanna «molto leggera» di Gerusalemme MEDIO ORIENTE Parigi e Londra con Washington nel chiedere all'Orni una condanna «molto leggera» di Gerusalemme Israele, niente trattative e niente sanzioni Missione impossibile del messo di Clinton sulproblema deportati WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE \ Gli Stati Uniti hanno ufficialmente cancellato ieri le sessioni per i colloqui di pace in Medio Oriente previste per la prossima settimana a Roma e Washington e, per la settimana successiva, a Oslo. Si è trattato di una presa d'atto della situazione. Infatti, con il permanere del contenzioso tra arabi e israeliani sulla questione dei deportati palestinesi, i colloqui erano votati a un sicuro fallimento. Preoccupato per il grave stallo determinatosi nel processo di pace in Medio Oriente, Bill Clinton ha annunciato ieri di aver chiesto al segretario di Stato Warren Christopher di compiere un viaggio nelle capitali dei Paesi che partecipano alle trattative. Il Dipartimento di Stato, nel confermare ieri che Christopher partirà quanto prima, non ha fornito un'agenda del viaggio, segno evidente che le trattative diplomatiche per organizzarlo sono ancora in corso. Christopher dovrebbe comunque passare in Medio Oriente la settimana da 17 al 24 febbraio, iniziando probabilmente il giro da Gerusalemme. Ma, secondo i palestinesi, è improbabile che i colloqui di pace possano riprendere prima del prossimo aprile. Con una dichiarazione letta dal suo portavoce, Clinton ha sottolineato che «gli Stati Uniti, assieme alla Russia, hanno giocato un ruolo decisivo nel favorire i negoziati». «E' mia intenzione - ha aggiunto - che continuino ad esercitare questo ruolo». Clinton ha osservato che «questo è un momento storico» e che «se si afferra l'opportunità, si può cominciare ora a costruire per le future generazioni un Medio Oriente pacifico». Anche Christopher, nel definire «saggia» la sospensione dei colloqui, ha cercato di mostrarsi ottimista. «Il processo di pace - ha assicurato - sarà rimesso in carreggiata molto presto»; Ma i palestinesi pretendono, prima di sedersi di nuovo a un tavolo con gli israeliani, che tutti e 400 i deportati (e non solo 100 di loro) siano fatti rientrare. E, per bocca della portavoce ai negoziati Hanan Ashrawi, si sono detti convinti che «negoziati diretti sul complesso dei problemi non riprenderanno prima di aprile». Nei Paesi arabi il 24 febbraio inizia la festa del Ramadan e, pertanto, da allora fino agli ultimi giorni di marzo sarebbe comunque impossibile riavviare i contatti. Si allontana ancora di più, intanto, l'ipotesi che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu possa adottare sanzioni contro Israele, dal momento che anche Gran Bretagna e Francia si sono pronunciate a favore di una condanna «molto leggera». In altri termini, anche i rappresentanti di questi due Paesi si unirebbero a quello americano nell'opporre un veto a sanzioni economiche contro Gerusalemme. Ip. p.]

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, Hanan Ashrawi, Warren Christopher