Torino la fabbrica della cultura

1950-1970: la grande avventura di una città nella mostra da oggi a Rivoli 1950-1970: la grande avventura di una città nella mostra da oggi a Rivoli Torino, la fabbrica della cultura Da Pavese alla nascita di «Lotta continua» r\ . TORINO ^ I inaugura oggi, al Castello di Rivoli, la m mostra «Un'avventura internazionale. Il Torino e le Arti 1950-1970», curata da ^ZJ Germano Celant, Paolo Fossati e Ida Giannelli. La rassegna (che sarà aperta al pubblico da domani al 25 aprile, dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17, il sabato e domenica dalle 10 alle 19) riscopre e propone il «ruolo propulsivo» che Torino ha svolto per vent'anni in tutti i settori della cultura. Sono otto le sezioni della mostra (il catalogo sarà edito da Charta). La più ampia - a cura di Celant, Fossati e Michel Bourel - è dedicata all'arte visiva: dai protagonisti della storia torinese, come Balla e Depero, De Chirico, Savinio, Picabia, Melotti, all'Informale, con Burri, Fontana, Gallizio, Fautrier, Mathieu, Tapies, Nevelson. Poi le ricerche monocrome di Klein, Manzoni, Schifano, la Figurazione (con Bacon e Sutherland), il New Dada, la Pop Art, il Minimalismo e l'Arte concettuale, fino ai protagonisti dell'Arte Povera. Le altre sezioni affrontano tutto lo scenario culturale di quei vent'anni: «Echi fuori d'Italia: architetture a Torino», di Roberto Gabetti e Aimaro Isola con Benedetto Camerana; per il cinema «Lo schermo prigioniero» di Gian Piero Brunetta; per la fotografia «Dal fotogiornalismo della "Magnum" alla ricerca dell'autonomia dal soggetto reale», di Cesare de Seta; «La musica contemporanea a Torino, 1950-1970», di Mario Messinis e Paolo Pinamonti; per la storia e i documenti «Luoghi, persone e tempi della ricerca artistica», di Maurizio Fagiolo Dell'Arco; per la società e la cultura, «Lo scrutatore nella nuvola d'ira», di Alberto Papuzzi, con un'intervista al filosofo Gianni Vattimo: «La Costituzione e la Madonna» (della quale La Stampa ha già pubblicato un'anteprima). [s. ci Qui accanto: Cesare Pavese e (a sinistra) Italo Calvino. Sopra: Felice Casorati con un suo dipinto nel 1953. In alto a destra: «Fine di Dio» di Fontana (del 1963)

Luoghi citati: Italia, Rivoli, Torino