Via alla laurea breve con le tele-lezioni

Tre anni di corso, il primo in Italia Tre anni di corso, il primo in Italia Via alla laurea breve con le tele-lezioni Al Politecnico già 140 iscritti Da oggi trasmissioni via satellite «Non è mai troppo tardi» 30 anni dopo. Dal programma del maestro Manzi alle lezioni superspecializzate del diploma teledidattico di Ingegneria informatica e automatica: dopo la scuola elementare, arriva in tv l'università. Si sono chiuse le iscrizioni del primo diploma italiano «a distanza», organizzato dal Consorzio Nettuno e attivato dal Pohtecnico. La segreteria accetta le domande arrivate per posta fino a metà settimana. Oggi partono le trasmissioni via satellite. Tanti, all'inizio, non sembravano credere alle lezioni in tv del programma. Il bilancio delle iscrizioni però ha sorpassato di molto le aspettative. Sabato mattina le richieste erano già 140. «Ci attendevamo 50 domande, non di più - ammette sorridendo Michele Elia, il professore che ha coordinato l'intero corso - L'entusiasmo della gente ci ha colti un po' alla sprovvista». L'entusiasmo, un entusiasmo da pionieri, si «sente» anche al Poh. Oltre a Elia e ai docenti impegnati nelle registrazioni del corso di «laurea breve», ha lavorato duramente alla preparazione dell'iniziativa anche la segreteria studenti. «Per rispondere alle centinaia di chiamate - spiega il responsabile Giovanni Cadimi - abbiamo dovuto mettere 4 persone ai telefoni». Per non parlare delle lettere e dei fax giunti da tutta Italia. Sono tre (oltre al Politecnico) i poh cui gli allievi faranno capo - le università di Bologna, Parma e Napoli - ma tutta l'organizzazione è affidata all'ateneo torinese. Qual è l'identikit dei nuovi studenti? L'età media è alta, sui 35 anni. «Sono persone che avevano incominciato l'università e hanno dovuto smettere a metà - dice Cadimi -. Hanno quasi tutti buoni voti di maturità, sopra il 50». «E' gente che ha piacere di impa¬ li prof. Michele rare, si vede dalle domande e dalle telefonate che riceviamo spiega Elia -. Chi si è iscritto ama 10 studio e considera il corso come una gratificante opportunità». Poche le donne, soltanto 8 sulle prime 124 domande, circa il 6%, contro l'I 1% dei normali corsi di ingegneria al Poh. Oggi si iniziano le lezioni del corso triennale, trasmesse dalla Rai attraverso il satellite Olimpus, dalle 9 alle 13,15. Agli iscritti la Rai offrirà l'antenna parabolica: gli studenti dovranno pagare solo l'installazione, che però non avverrà in tempi brevi, visto il numero degli iscritti. Le lezioni si potranno anche seguire su Raidue, da metà febbraio al mattino dalle 6 alle 7. Chi vuole potrà prendere in prestito le cassette videoregistrate del corso, restituendole all'esame. Non mancherà un apEjj porto «umano» alla didattica. Nei poh tecnologici ogni sera alcuni professori sono a disposizione degli allievi per una consulenza. 11 sabato mattina sarà dedicato alle esercitazioni. Nel centro di produzione del Poh si stanno già registrando le lezioni del prossimo anno. Due squadre di 7 studenti con borse di studio dell'ateneo lavorano ai programmi. «Sono motivatissimi - dice Cadimi - non guardano mai l'ora, non mollano mai». Una cattedra, una pianta finta, il computer, una lavagna: le registrazioni si fanno qui. Davanti alla cattedra, due file di sedie vuote, «per dare al professore l'effetto lezione», dice lo studente di turno. Sui monitor mostra la sigla del Consorzio Nettuno, simil-tiggì, con musica coinvolgente: una lavagna che diventa il padellone di un satellite e gira nello spazio attorno alla Terra. «Bella, vero? E' fatta a Torino», dice orgoglioso. Un pioniere anche lui. Cristina Caccia li prof. Michele

Persone citate: Cristina Caccia, Giovanni Cadimi, Manzi, Michele Elia

Luoghi citati: Bologna, Italia, Napoli, Nettuno, Parma, Torino