Il killer tradito dall'amica

Catturato dai carabinieri: «Ho un alibi», ma la donna lo smentisce Catturato dai carabinieri: «Ho un alibi», ma la donna lo smentisce Il killer tradito dall'amica Ha ucciso uno spacciatore a Carmagnola II killer di Carmagnola si era nascosto nella casa di una ballerina di night-club, sperando nella sua protezione. Ma quando i carabinieri hanno bussato alla porta di Silvara Aneri, 21 anni, originaria di Napoli, residente a Canale, via del Rivo 6, il falso alibi è crollato. La Aneri è stata a sentire la difesa del suo occasionale compagno, Michele Bono: «La notte di lunedì l'ho passata con lei. Non sono stato io a uccidere Cosimo». La ragazza, piccola, bionda, esile, ha lasciato che i militari lo portassero via, poi ha spiegato al tenente Vittorioso, comandante della compagnia di Moncalieri, che le cose stavano diyersamente: «Lunedì notte Michele non era con me. Sono stata con un altro». Per il Bono non c'è stato più nulla da fare. S'è risolta così l'indagine sulla morte di Cosimo Mazzone, calabrese di 21 anni, «giustiziato» martedì alle 3 del mattino a Carmagnola, mentre rientrava in auto nel campo nomadi di via Cappellini, dove viveva in una roulotte. Spacciatore di piccolo taglio, s'era trasferito al Nord tre mesi fa per conquistarsi una «piazza» nel traffico degli stupefacenti. Ma lo hanno fermato i proiettili di una calibro 7,65 esplosi a bruciapelo dai finestrini di una Thema. A premere il grilletto, secondo i carabinieri, è stato proprio Michele Bono, 42 anni, calabrese, domiciliato a Carmagnola, con un passato denso di precedenti, compresi sequestro di persona e associazione a deliquere di stampo mafioso. Movente, un debito non saldato: quello per un appartamentino a Pancalieri, in vicolo Ricetto, prestato dall'assassino all'amico Mazzone, che l'aveva però a sua volta affittato a una prostituta, senza mai versare una lira al proprietario. Poche banconote, che insieme alla concorrenza del traffico di droga appena intrapreso sono valse al Mazzone la condanna a morte: atteso dal killer davanti al campo nomadi, è stato colpito mentre guidava una 126 ed è morto poche ore dopo alle Molinette. Chi aveva interesse, si sono chiesti i carabinieri, a sbarazzarsi di un «pesce piccolo» come Mazzone? Nel mirino è finito subito Michele Bono: da tempo erano noti i suoi legami con la vittima. Nella vicenda c'è anche un particolare curioso: Cosimo Mazzone, nelle poche ore intercorse fra il ferimento e la morte, era stato dichiarato in arresto (e piantonato in ospedale) per la scoperta di 3 etti di eroina a bordo della sua roulotte, [m. acc] Michele Bono (a sinistra) ha ucciso Cosimo Mazzone (sopra) per un debito non saldato. E' stato sorpreso e arrestato a Canale

Luoghi citati: Carmagnola, Moncalieri, Napoli, Pancalieri