Ecco l'Albania in filigrana

Ecco l'Albania in filigrana Argenti, armi e tappeti esposti al Museo della montagna fino ad aprile Ecco l'Albania in filigrana Un antico popolo mette in mostra i suoi tesori E' aperta in questi giorni al Museo della Montagna al monte dei Cappuccini una singolare mostra sugli usi e costumi albanesi: oreficeria, armi, tappeti, abiti maschili e femminili, oggetti d'uso religioso e comune. Una bella mostra (dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,45 alle 19,15 il sabato, domenica e lunedì; dalle 8,30 alle 19,15 gli altri giorni, fino il 18 aprile) per capire quel che basta di un popolo che in passato ha avuto non pochi contatti con il nostro Paese: s'inizia con la solita conquista romana, si scende nei secoli con Venezia e pochi decenni fa con l'annessione all' Impero mussoliniano. Noi conosciamo ben poco di un popolo che tutto sommato s'affaccia al confine, lungo l'Adriatico, con l'Italia; nel senso che gli sta di fronte a un tiro di barca: tant'è che è dei nostri giorni l'esodo verso le sponde Calabre e pugliesi di tanti dispe¬ rati in cerca di fortuna sulle orme dei loro lontani conterranei che per sfuggire all'invasore ottomano finirono per radicarsi in terra italiana (Piana degli Albanesi, per citare) e integrarsi pur mantenendo viva la cultura originale. Quindi viene a proposito questa mostra didattica voluta dalla Regione e dalla Provincia e curata con rigore dal direttore del Museo, Aldo Audisio. L'esposizione è divisa in tre grandi settori: costumi e abiti, oreficeria e artigianato, tessuti e tappeti. Popolo prevalentemente montanaro e dedito all'agricoltura, popolo guerriero e orgoglioso, praticante diverse fedi (ortodossa, cattolica, coranica, pagana) ha saputo mantenere integro nel tempo e nonostante occupazioni e invasioni un filo diretto con la propria storia culturale coltivando un gusto raffinato e rigoglioso del decoro. Si vedano a riprova le belle armi incise, le delicate filigrane in oro e argento, i ricami degli abiti, la policromia dei tessuti, la raffinatezza degli intagli. Peccato che queste iniziative abbiano scarso consenso di pubblico. Peccato che questo museo così bene attrezzato abbia meno attenzione di quella che si merita. Visitare la mostra sull'Albania è anche un'occasione per buttare l'occhio su raccolte di straordinario fascino. E non si chiede d'essere particolarmente patiti di impervie arrampicate montane per apprezzare il piccolo nucleo di statuaria lignea del Sei e Settecento o i bei dipinti di Vellan, Falchetti, Abrate e altri Ottocentisti (chissà se un giorno la collezione potrà arricchirsi, grazie a qualche donatore, almeno di un Delleani, di un Bozzalla, di un Mus, di un Maggi grandi firme del vedutismo di montagna). [p.p.b.]

Persone citate: Abrate, Aldo Audisio, Bozzalla, Delleani, Falchetti, Vellan

Luoghi citati: Albania, Italia, Piana Degli Albanesi, Venezia