Seles nervi d'acciaio

Tennis: la numero 1 del mondo rivince l'Open d'Australia Tennis: la numero 1 del mondo rivince l'Open d'Australia Seles, nervi d'acciaio In finale rimonta un set alla Graf MELBOURNE. Nella finale degli Open australiani Monica Seles e Steffi Graf si sono affrontate come due fiere che vogliano stabilire i limiti del proprio territorio. Alla fine l'ha spuntata la Seles, che però ha dovuto cedere il set d'apertura prima di prendere le misure all'avversaria e imporsi alla distanza: 4-6, 6-3, 6-2. Dapprima è stata la tedesca, sostenuta dal tifo di molti suoi connazionali, ad andare in vantaggio grazie ad un gioco a tratti molto rischioso. La Seles, senza fans al seguito, è stata invece costretta a staccare spesso la mano destra dalla presa bimane per migliorare l'allungo sinistro. Con un gioco a velocità vertiginosa se n'è andato il primo set, nel quale la tedesca si è espressa sui livelli di quando vinceva le quattro prove del Grande Slam '88, sicura di sé, audace nelle soluzioni di gioco tanto da tirare con successo anche il passante di rovescio. Una Graf pronta dunque a tornare protagonista, «guarita» dai propri mali. Ma la Seles le è stata superiore, se non tecnicamente almeno nella voglia di vincere. La giocatrice di origine serba, residente ora negli Stati Uniti, ha ereditato dal suo nuovo Paese il pragmatismo esasperato, unendolo al suo carattere abituato a cercare, in situazioni ambientali difficili, almeno la maniera per vivere meglio, se non più soluzioni di sopravvi¬ venza. Ha così imparato a gestire anche la propria immagine, proponendosi spesso come la vogliono le masse piuttosto che secondo i propri desideri. Che peraltro pochi conoscono. Un istinto per il gioco esasperato e una straordinaria capacità di applicazione nervosa hanno fatto la differenza nella finale con una Graf sicuramente più umana. Dopo aver perso il primo set, progressivamente la Seles è stata capace di spostare il gioco lungo la diagonale sinistra del campo, sottoponendo il rovescio di Steffi a lunghi test e venendo anche a rete per prendersi punti importanti. Addirittura sette gli aces collezionati da Monica, alcuni su palle-break a sfavore, a conferma dell'ecceziona- le attitudine a gestire le situazioni difficili. Alla Graf si può rimproverare solo di non essere scesa abbastanza a rete, spaventata probabilmente dai terribili passanti dell'avversaria. Alla fine il risultato ha sancito la superiorità della numero 1 del mondo, ma anche la nascita di una rivalità che ora, finalmente, ha un senso. La Graf di Wimbledon aveva ridicolizzato la Seles, che sui prati ancora non ha capito come ci si deve comportare. Al Roland Garros c'era stata la prima avvisaglia di un confronto che si potrebbe trasformare in rivalità storica, ma entrambe avevano giocato piuttosto male. La vera sfida è dunque nata qui a Melbourne, dove la Seles ha mantenuto l'imbattibilità negli Open australiani (3 titoli consecutivi) e ha portato a 8 vittorie in 9 finali il suo fantastico record nei tornei dello Slam. Nella cerimonia di premiazione Steffi era molto delusa, ha trattenuto a stento le lacrime e non ha indossato l'acubra, il tipico cappello australiano che le porgeva il presidente della federazione Geoff Pollard. Con poche parole ha liquidato l'incombenza di ringraziamento. Per contro Monica non solo ha immediatamente indossato il copricapo, ma anche nel discorso rituale non ha dimenticato proprio nessuno, soprattutto fra gli sponsor. Anche questi sono i meriti di Monica: la capacità di esibirsi, di essere protagonista. Poi le solite risposte fiume accattivanti nell'incontro con la stampa hanno sancito nel dopo gara la superiorità di Monica nelle relazioni pubbliche rispetto ad una Graf laconica e soltanto desiderosa di scappare via, proprio lei che aveva detto appena un paio di giorni fa di aver imparato a convivere con la sconfitta. Roberto Lombardi Singolare femminile (finale): Seles b. Graf 4-6, 6-3, 6-2. Doppio misto (finale): A. Sanchez-Woodbridge b. Garrison Jackson-Leach 7-5, 6-4. Doppio maschile (finale): Visser-Warder b. Fitzgerald-Jarryd 6-4, 6-3, 6-4. Monica Seles ha vinto per 4-6, 6-3, 6-2; è l'8° successo su 9 finali nei tornei del grande slam

Luoghi citati: Melbourne, Stati Uniti