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Su Italia 1 Su Italia 1 Bruschi prevede il tempo MILANO. Le previsioni meteorologiche possono diventare persino divertenti: promessa di Enzo Braserà. Condurrà «Unometeo», in onda su Italia 1 alle 19, per pochi minuti, dal lunedì al venerdì, a partire da domani. Scenografia sarà una grande carta dell'Italia, stesa a terra, sulla quale Braschi si sposterà, passando di regione in regione per illustrare le relative, imminenti, condizioni atmosferiche. Il suo personaggio si chiama Libero Bottazzi, è un «aviatore», cioè proprietario di un biplano, che preferisce andare a prendersi da solo le previsioni piuttosto che stare ad aspettare di vederle sullo schermo o di leggerle sui giornali. Quotidianamente, sale perciò sul suo piccolo aereo, controlla, verifica, e ritorna. Sullo schermo, comunque, non lo vedremo volare, almeno per il momento perché se il programma avrà successo sarà ripreso pure nel prossimo autunno e dovrà proporre nuove trovate. Occasioni divertenti non dovrebbero mancarne, perché Braschi-Bottazzi si ritroverà di volta in volta immerso nella situazione meteorologica che descrive, seduto sul Vesuvio o sepolto da un'improvvisa nevicata in montagna o travolto dall'acqua alta a Venezia. «Meteouno» non ignorerà i problemi legati all'inquinamento dell'aria o dell'acqua, se e quando esso inciderà sulle condizioni del tempo, e darà essenzialmente consigli pratici, completi di come vestirsi in previsione del mutare della temperatura. Anche questo «guardaroba» sarà occasione di sorriso. «Ma», tiene a precisare Braschi, e con lui il coautore Adriano Bonfanti, «le previsioni sono assolutamente attendibili, fornite dalla Epson, società all'avanguardia per le rilevazioni di questo genere». Ancora su «Italia 1» debutterà intanto, il 1° marzo, un'altra trasmissione destinata a reggere fino alle porte dell'estate: titolo «Ma mi faccia il piacere...», protagonisti Francesco Salvi e Wendy Windman, genere comico. «Sarà», spiega Luigi Reggi direttore dei programmi speciali di Rti, «un susseguirsi di torte in faccia, sgambetti, boccacce, insomma, scherzi per palati non proprio esigenti», [o. r.J