Troppo rumore a Caselle e l'accordo si allontana

Troppo rumore a Caselle e l'accordo si allontana Il pretore invita Comune e Sagat a trattare Troppo rumore a Caselle e l'accordo si allontana «Le parti si mettano a tavolino, e cerchino un accordo per risolvere una volta per tutte questo problema». E' l'invito rivolto dal giudice Antonio Malagnino, ieri pomeriggio a Cine, per porre fine alla battaglia legale intentata dal Comune di Caselle contro la Sagat, l'Alenia, l'Azienda autonoma di assistenza al volo e il ministero dei Trasporti accusati di provocare livelli insopportabili di inquinamento acustico alla città, il cui centro abitato dista poche centinaia di metri dall'aeroporto. Il Comune chiede il divieto dei voli notturni, il blocco dei decolli in direzione dell'abitato e un piano di bonifica acustica. L'invito del pretore a raggiungere un accordo bonario sembra però destinato a cadere nel vuoto: «Non siamo disponibili a trattare - ha detto Marco Weigmann, legale della Sagat -. Non è la società che gestisce I l'aeroporto a provocare il ru¬ more, ma sono i velivoli: non abbiamo alcuna autorità per ordinare alle compagnie aeree di ridurre il frastuono dei motori. Quanto ai decolli sull'abitato e ai voli notturni, sono autorizzati dal ministero». Se il giudice ha prospettato la possibilità di costringere la Sagat a sostenere i costi dell'insonorizzazione degli edifici di Caselle, il legale del Comune Paolo Scaparone ha protestato «contro l'atteggiamento di chiusura della Sagat, che conferma l'insensibilità per la salute dei casellesi mostrata negli anni scorsi. La Sagat continua a far rilevare che alcune case sono state costruite troppo vicine all'aeroporto, senza comprendere che i tassi di rumore elevato sono stati registrati dall'Usi nel centro storico, che era abitato secoli prima della nascita dell'aeroporto». La prossima udienza è prevista il 26 febbraio.

Persone citate: Antonio Malagnino, Marco Weigmann, Paolo Scaparone

Luoghi citati: Comune Di Caselle