Ladri di bambini un'altra condanna

Dopo le pene già inflitte per i sequestri di Patrizia Tacchella e Federica Isoardi Dopo le pene già inflitte per i sequestri di Patrizia Tacchella e Federica Isoardi Ladri di bambini, un'altra condanna Rapimenti Garis e Garberò, 30 anni alla banda «Trattare bene gli ostaggi non è un'attenuante» Ultimo appuntamento con la giustizia per la «banda in guanti bianchi» dei piemontesi che rapiva bambini: Franco Maffiotto e Valentino Biasi, imputati dei sequestri di Pietro Garis e Giorgio Garberò, sono stati condannati a 30 anni di carcere ciascuno. Bruno Cappelli, che rispondeva soltanto del rapimento Garberò, ha avuto 16 anni. La sentenza è stata emessa dal gip Alberto Oggè, dopoun'ora di camera di consiglio. Gli imputati hanno beneficiato dello sconto di un terzo per il rito abbreviato e delle attenuanti generiche. Alla lettura della sentenza, al secondo piano di piazzetta della Visitazione, c'erano Biasi e Cappelli, eleganti, tranquilli. Sono detenuti nella stessa cella ad Aosta, sono iscritti a Scienze Politiche. Assente Maffiotto, rimasto in carcere a Busto Arsizio: psichicamente instabile, è in preda a crisi di coscienza. Pietro Garis, figlio di un industriale del legno di Vinovo, fu rapito la mattina del 22 gennaio '75, in corso Giovanni Lanza, mentre andava a scuola: per la sua liberazione furono pagati 450 milioni. Quella volta non c'era Cappelli, in servizio militare. Hanno raccontato gli imputati: «Avevamo intenzione di fare solo quel sequestro. Non era previsto nessun altro colpo». Non c'era quindi un piano per una serie di kidnapping e per questo il gip non ha concesso a Maffiotto e Biasi la continuazione del reato che avrebbe comportato quasi un dimezzamento della pena. Giorgio Garberò, nipote dell'ex presidente del Torino Calcio Orfeo Pianelli, fu sequestrato il 3 ottobre '77 alla Crocetta: per lui il riscatto fu di un miliardo e mezzo. Il pm Saluzzo, che ha visto accolte le sue richieste, aveva proposto 30 anni per Maffiotto e Biasi e 17 anni per Cappelli: «Non meritano alcuna attenuante, neppure le generiche. Che trattassero bene'i bambini non è un'attenuante. E' vero che hanno confessato, ma non hanno raccontato tutto». Il pm si riferiva ad altri complici che non sono mai venuti alla luce: nel rapimento Garis c'era un uomo che faceva footing mentre l'auto dei banditi prelevava il bambino. Il nipote di Pianelli descrisse con precisione uno dei banditi perché assomigliava ad un suo parente, ma a nessuno dei tre imputati. Cappelli (avvocati Dal Fiume e De Sensi), Biasi (Bonati e Comellini) e Maffiotto hanno già collezionato 40 anni di carcere a testa per i sequestri di Patrizia Tacchella (figlia del re dei jeans) e Federica Isoardi (figlia del titolare dell'agenzia di viaggi Alpitour). Quelle condanne sono diventate definitive. I tre imputati devono risarcire anche le famiglie dei rapiti, che si sono costituite parte civile con gli avvocati Zaccone e Giordanengo, di oltre due miliardi. Maffiotto è in crisi Biasi e Cappelli in cella studiano Da sinistra Valentino Biasi e Bruno Cappelli ieri in aula

Luoghi citati: Aosta, Busto Arsizio, Vinovo