Autocertificazione a casa Nuovi bollini per posta

Moduli prestampati e buste già affrancate per rispedirli Incontro Regione-Comune per evitare code alle Usi Autocertificozione a casa Nuovi bollini per posta «Si può fare». Riccardo Malpica, commissario prefettizio in Comune, ha incontrato ieri Eugenio Maccari, assessore alla Sanità in Regione, e gli ha detto che l'amministrazione è pronta a sostenere il suo piano anti-code in vista dell'autocertificazione del reddito. La procedura interesserà, dal 1° marzo, tutti quei cittadini che hanno diritto, sulla base dell'ultima dichiarazione al Fisco, a non versare le 85 mila lire per il medico di famiglia e a conservare l'attuale sistema di pagamento delle medicine, cioè 4 mila lire a pezzo più il 50 per cento del prezzo di confezione. Prima di parlare del piano, vediamo i nuovi tetti di reddito (lordo) dell'esenzione: fino a 30 milioni per i nuclei familiari di una sola persona, 42 milioni per due, 50 milioni per tre. Per famiglie formate da più di tre persone, aggiungere cinque milioni per ogni altro componente. Esempio: un nucleo di sette persone rientra nella categoria degli esenti se non dichiara più di 70 milioni l'anno. E adesso veniamo agli aspetti pratici dell'operazione. A giorni arriveranno i moduli prestampati dell'autocertificazione. Secondo gli accordi presi ieri tra commissario e assessore, sarà compito del Centro elaborazione dati del Comune compilarli nelle parti relative ai dati di ciascuna famiglia, generalità e codice fiscale di tutti i componenti. Quei moduli saranno poi inviati a casa dei capifamiglia (400 mila torinesi circa), insieme con una busta preaffrancata che dovrà essere utilizzata per rispedire il certificato, compilato e firmato, alle varie Usi. In poche parole: se avete un reddito inferiore alle cifre indicate dal ministero, barrate la casella corrispondente e mandate tutto alla vostra Unità sanitaria locale. Se il reddito è superiore, stracciate quella lettera e addio. Una volta raccolte tutte le domande di autocertificazione, gli impiegati dell'Usi ci metteranno sopra un bel timbro e spediranno il cedolino a domicilio. Dopo l'esperienza dei bollini, Maccari non nasconde che sarà dura: «Sarà un'operazione decisamente più complessa: si vedrà spesso l'esigenza di informazioni per casi particolari, situazioni diverse che richiedono spiegazioni. Ce la metteremo tutta per farcela». E a proposito di bollini, l'assessore ha affrontato ieri con Malpica anche il problema dell'invio, a giugno, degli altri otto adesivi ai cittadini esenti dal pagamento del ticket. Si sono studiate diverse ipotesi, ma alla fine la scelta definitiva l'ha fatta da Roma il Consiglio dei ministri. Comunicato delle 19,30: i pensionati che tanto hanno sofferto in questi giorni davanti alle Usi riceveranno il materiale per posta. Intanto, mentre è diventata ufficiale la proroga al 15 febbraio per il ritiro dei bollini di inizio '93, l'assessore ha già chiesto al ministro Costa di fare slittare il termine dell'autocertificazione al 31 maggio. Gianni Armand-Pilon Moduli prestampati e buste già affrancate per rispedirli Niente più code con l'accordo appena stipulato Comune-Regione I moduli arriveranno per posta

Persone citate: Eugenio Maccari, Gianni Armand-pilon, Maccari, Malpica, Riccardo Malpica

Luoghi citati: Roma