Naja facile Inter nei guai

La squadra coinvolta nell'inchiesta di Como, interrogato Beltrami La squadra coinvolta nell'inchiesta di Como, interrogato Beltrami Naia facile, Inter nei guai Ma la società nerazzurra smentisce: il ds non è implicato come dirigente Già in carcere un ufficiale e due marescialli, attesi altri arresti 5. ".•. COMO. Anche il dorato mondo del pallone irrompe nell'inchiesta della procura di Como sui congedi «facili» concessi a giovanotti sani come pesci, ma ufficialmente gracilini, malaticci. Inchiesta che ha portato in carcere a Peschiera del Garda il tenente colonnello Alessandro Mavilia e due marescialli, Antonio Veneziano e Giovanni Casalinuovo, tutti in servizio al distretto militare di Como, accusati di associazione per delinquere, abuso d'ufficio, peculato militare, concussione e corruzione. E si parla con insistenza di altri provvedimenti restrittivi. In qualità di «persone a conoscenza dei fatti sui quali sta indagando la magistratura», ieri, presso il comando provinciale dei carabinieri di Como sono stati sentiti anche il direttóre sportivo dell'Inter Giancarlo Beltrami e Pina Giacalone, segretaria del settore giovanile della società milanese. Manager e dirigenti di altre società saranno ascoltati oggi e domani. Nel caso dei calciatori» però, per quanto si è appreso, non si può parlare di congedi «facili» ma di «comode» sedi dove prestare il servizio militare,- di trasferimenti 0 avvicinamenti alle città in cui i divi del pallone giocano. Da Milano la società nerazzurra ha subito provveduto a rettificare la vicenda. «L'Inter non c'entra assolutamente con l'inchiesta sugli esoneri facili in corso a Como. Se i magistrati hanno ritenuto opportuno sentire le testimonianze del nostro direttore sportivo Giancarlo Beltrami e della sua segretaria si tratta di fatti che riguardano direttamente qualche indagato e lo stesso Beltrami». Questa la replica dell'ingegner Boschi, amministratore delegato del l'Inter. «Come mi ha accennato lo stesso Beltrami, prima di presentarsi al palazzo di giusti zia di Como - aggiunge Boschi si è trattato di spiegare i suoi rapporti con uno degli indagati con il quale lui era ih rapporti di amicizia dai tempi in cui lavorava per il Como, prima di essere assunto dall'Inter negli Anni 70. Perché come società non abbiamo mai chiesto favori per i nostri giocatori. Attuai mente abbiamo un solo tesserato che sta svolgendo il servizio militare: il difensore Tramez zani. Ma questi è in forza alla compagnia atleti di Napoli e al la nazionale militare, dove de ve presentarsi tutte le settima ne e in precedenza non ricordo altri casi di giocatori esentati o avvicinati a Milano». Nessun commento da parte del diretto interessato Beltrami che ieri, secondo la sua società, era fuori sede per precedenti impegni di lavoro. Nel lungo elenco di persone che debbono essere ascoltate ci sarebbero anche nomi notissimi dell'imprenditoria italiana, oltre a qualche ex parlamentare. Insomma un'inchiesta, quella coordinata dal procuratore della Repubblica di Como, destinata ad allargarsi a macchia d'olio in quanto sarebbero diverse centinaia i casi «sospetti» scoperti dagli inquirenti. L'inchiesta comunque varca i confini naturali del distretto militare di Como, che comprende anche le province di Sondrio e Varese e buona parte della Brianza. Oltre ai tre arrestati ci sono già una ventina di persone indagate, tutti civili. Gente che ha già provveduto a nominare i difensori così come hanno fatto i militari arrestati l'altra mattina e che lunedì saranno interrogati in carcere dal giudice per le indagini preliminari Vittorio Anghileri. Nei confronti delle persone arrestate o indagate ci sarebbero prove schiaccianti, raccolte soprattutto negli ultimi due mesi, attraverso ammissioni spontanee e intercettazioni telefoniche. Marco Marcili Nino Sorniani Il ds dell'Inter, Giancarlo Beltrami