La Lega s'imbavaglia

La Lega s'imbavaglia La Lega s'imbavaglia Silenzio stampa, decide Milano I problemi della Lega Nord sono diventati segreti nel chiuso della sede di via Leinì dal consiglio piemontese-e dalla delegazione inviata dal segretario Bossi per mettere le cose a posto. «I vertici torinesi d'accordo con la segreteria nazionale hanno deciso il silenzio stampa»: l'addetto alle relazioni esterne, Andrea Costa, ha il compito di fermare i giornalisti. «Troppe falsità - dice sono state scritte su di noi dalla carta stampata e ripetute dalla tv di Stato. Adesso basta. Ci faremo vivi noi con un cominicato, spiegheremo tutto, le decisioni prese, chiariremo le inesattezze riportate dai giornali». Che cosa deve chiarire La Stampa rispetto a quanto pubblicato nei giorni scorsi? «La Stampa ha scritto correttamente, ma il silenzio stampa sarà per tutti». Insomma, un provvedimento punitivo per gli organi d'informazione, ma anche per quei leghisti che «devono riflettere, prima di parlare». Così negli «spogliatoi» di via Leinì non si possono fare interviste per capire come mai nella Lega del federalismo si sceglie di vigilare sul movimento piemontese, con supervisori arrivati da Milano (Luigi Negri), dalla Liguria (Bruno Rovera), dal Veneto (Franco Rocchetta), dalla Romagna (Corrado Metri) e dalla Toscana (Riccardo Fragassi), né più né meno di come si è verificato, spesso, in altri partiti tradizionali, con la differenza che i commissari vengono spediti da Roma. Un calcio all'autonomia. Con le regole del calcio: bocche cucite quando c'è casino nella squadra. Il male oscuro? Forse, un problema di crescita. A Torino tra qualche mese ci sarà il voto per il Comune, e Bossi - dopo aver conquistato la Lombardia - guarda con notevole interesse al capoluogo subalpino. Un risultato possibile, ma rischia di essere compromesso se i leader locali Gipo Farassino, Mario Borghezio, Renzo Rabellino e Claudio Pioli non lavoreranno per il collettivo. Non solo: Bossi teme infiltrazioni. E il deputato Borghezio ha confermato: «Ci sono lobby di potere che tentano di condizionare o infiltrare il movimento in Piemonte». In questo clima meglio rinviare il congresso previsto per il prossimo 6 febbraio. Si è già rinunciato alla conferenza stampa di presentazione (che avrebbe dovuto essere oggi), e neppure si prevede di fare un'inaugurazione ufficiale della nuova sede di via Cernaia. I cinque componenti della delegazione voluta da Bossi ieri hanno ascoltato i leghisti torinesi, poi il consiglio piemontese. Oggi riferiscono, a Milano, al consiglio federale. Salterà qualche testa? «Non si può escludere niente» ha detto a Roma il presidente dei deputati leghisti, Formentini. Il verdetto è annunciato per il pomeriggio. [1. bor.] j^. v » , B : jjp , ijf HF|§., P^^p Claudio Pioli e stato eletto deputato nella lista della Lega Nord con il voto deli'aprile scorso