Unite in nome di re pallone?

Unite in nome di re pallone? LE DUE SQUADRE GIOCANO IN CI I presidenti pensano al bilancio, i tifosi preferiscono l'antica rivalità Unite in nome di re pallone? La proposta: fondere i club di Massa e Carrara FIRENZE. Il presidente della Cassa di Risparmio di Carrara, Franco Bertolini, si è fatto coraggio e, rischiando l'impopolarità, ha lanciato l'idea: fondere nel marmo Massa e Carrara attraverso il pallone. Per la prima volta insieme in CI, Masseàe e Carrarese potrebbero unirsi in un unico club dal prossimo campionato. Ma la storica rivalità che divide le due città è un ostacolo difficile da superare. Carrara, città anarchica per eccellenza da una parte. Massa dall'altra. Pochi chilometri di distanza, ma lontane anni luce, diverse per tradizione e sentimenti. E ora, ecco qualcuno che vorrebbe trovare un collante per saldarle. Un'unica squadra, magari con un nome diverso che cancelli le battaglie passate: Apuania. Per ora, precisa Bertolini, siamo al livello di proposta, ma basta e avanza per scatenare reazioni indignate. I sindaci delle città si sono detti contrari: quello di Carrara si è dissociato, quello di Massa ha liquidato la cosa con un «ci sono questioni più importanti». Per non parlare dei tifosi: «Meglio lottare per la salvezza in C1 da rivali - dicono - che salire in B con una sola squadra in cui non ci potremmo riconoscere». Neppure sapere che altre città, in nome del calcio, hanno sconfessato vecchie rivalità, come Mestre e Venezia, riesce a farli cambiare idea. Soltanto i presidenti delle due società mostrano un certo interesse alla proposta di Bertolini che sarebbe disposto a sponsorizzare la squadra e a cambiare il nome della banca in Cassa di Risparmio di Massa e di Carrara. Ma nessuno dei due vuol fare il primo passo. «Come tifoso non posso essere favorevole - dichiara Luciano Grassi, numero uno della Carrarese -, ma se guardo ai bilanci sono disposto a soffocare i sentimenti. Partecipare alla CI costa oltre 3 miliardi, mentre tra incassi e sponsor riesco a mettere insieme sì e no 900 milioni. Non è facile andare avanti così». Più o meno la pensa così il collega-rivale Fausto Manfredi. «Non penso che una proposta simile debba essere accettata per forza, però bisognerebbe farci un pensierino». Le tv locali intanto pubblicizzano la futura unione, riprendendo un'idea di dieci anni fa finita in una bolla di sapone. Sarà così anche stavolta? Chissà. Anche perché la futura Apuania dovrebbe giocare le partite in casa una domenica a Carrara e una a Massa. Due città, due tifoserie, due stadi: forse troppi per un un'unica squadra di calcio. Brunella Ciullini

Persone citate: Bertolini, Brunella Ciullini, Carrarese, Franco Bertolini, Luciano Grassi

Luoghi citati: Carrara, Firenze, Venezia