«Orlando» né uomo né donna

«Orlando» né uomo né donna Fantastico «Orlando» né uomo né donna TRATTO dal romanzo scritto da Virginia Woolf nel 1928 e dedicato amorosamente all'amica Vita SackvilleWest, questo film incantevole mette in scena contemporaneamente il tempo storico (300 anni), il tempo della vita individuale (20 anni), il tempo della narrazione: ed è una metafora dell'Inghilterra nel suo mutarsi sociale e culturale. Orlando, giovane gentiluomo seicentesco favorito della regina, attraversando il tempo sino al nostro presente cambia' sesso, diventando donna per non dover uccidere né essere ucciso in guerra; s'innamora di ragazze e ragazzi; impara a praticare la poesia, l'amore, la politica, la società, l'eros, la solitudine: «Due persone. Nessuna differenza. Soltanto il sesso è diverso». Recitato magnificamente da Tilda Swinton dalla faccia ammaliante, ben fatto, bellissimo da vedere anche per via della fotografia raffinata di Alexei Rodionov e dei costumi perfetti di Sandy Powell, primo film singolarmente maturo diretto da Sally Potter, una regista inglese quarantaquattrenne con esperienze televisive, «Orlando» ha un lieto fine contemporaneo: l'eroe-eroina raggiunge l'appagata serenità di chi non si sente uomo né donna ma una persona. ORLANDO di Sally Potter con Tilda Swinton, Billy Zane, Lothaire Bluteau, Charlotte Valandrey, Quentin Crisp; Inghilterra/Italia/ Francia, 1992 VENEZIA, Dante (Mestre) TORINO, Massimo 1 MILANO, Eliseo GENOVA, Corallo 1 BOLOGNA, Odeon B FIRENZE, Fiamma ROMA, Mignon, Nuovo Sacher NAPOLI, Academy Astra, Vittoria PALERMO, Aurora