Giardini sull'acqua di Tiziana Platzer

Occorrono soltanto argilla espansa e sali minerali Occorrono soltanto argilla espansa e sali minerali Giardini sull'acqua Le piante in idrocultura sono preferite da banche e alberghi Facili da tenere in vita, il rabbocco di liquido ogni 7-10 giorni Sono sufficienti 15 centimetri d'acqua perché cresca. Comincia così la vita di una pianta trattata con il sistema dell'idrocoltura, una metodo alternativo alla terra che sfrutta il principio della coltivazione idroponica, ossia l'uso dell'acqua assieme all'argilla espansa. Una pianta che non mette mai le sue radici nella terra e che proprio per questo non necessita di attenzioni continue e soprattutto di essere innaffiata tutti i giorni. «Una pianta che si gestisce da sé» la definiscono nel negozio di fiori di Anna Santi, in corso Casale 78, un'idea per chi ha il pollice poco <rverde» e per chi non ha tempo da dedicare alle piante di casa. Una condizione di autonomia resa possibile dall'uso dell'acqua, addizionata con sali che la rendono sempre ossigenata, e dell'argilla che prende il posto della terra. Le piante vengono coltivate sin dall'inizio nelle serre in vasche con un livello di 15 centimetri d'acqua e solo quando raggiungono le dimensioni per essere vendute vengono messe in un doppio vaso: un primo detto di contenimento perché racchiude l'argilla espansa, ed un secondo che contiene invece l'acqua. Per il mantenimento è molto importante la scelta del luogo ((perché come qualsiasi tipo di pianta più ha luce e più cresce. Poi una volta compreso, attraverso gli indicatori del livello dell'acqua, qual è il consumo medio prima che venga raggiunto il limite, la pianta dovrà essere bagnata una volta alla settimana o dieci giorni». Da ricordare però che dopo sei mesi ha bisogno del cambio dell'acqua e dei sali. «La durata di una pianta così trattata è superiore a quelle in terra, ma per il complesso metodo di coltivazione si aumenta il costo del 3040 per cento». Si parla sempre di piante a fogliame verde, perché quelle con i fiori danno un risultato non eccellente, ed è quindi facile trovare un ficus benjamin, vari tipi di dracene (fra le quali il tronchetto della felicità) oppure i filodendri. Clienti affezionati di queste piante «ad acqua» sono le banche, gli alberghi e comunque gli uffici in genere, perché gli angoli verdi, composti in perfetta sintonia con l'arredo, non hanno biso¬ gno di manutenzione continua. Quali sono le preferenze di chi acquista? «La scelta della pianta non deve dipendere da un fattore estetico, ma piuttosto - spiega il responsabile di Idroarredo a Moncalieri, in via IV Novembre - dalla temperatura e dalla luce dei locali dove andrà a vivere. Per quanto riguarda il costo, una singola va dalle 50 mila lire in su, ma normalmente negli uffici si usano le composizioni che vanno dalle 200 alle 400 mila lire». «Sono 12 anni che tratto questo tipo di piante - dice il proprietario di Cosola, in via Po 39 ma non c'è un pubblico che le ri chieda spontaneamente. Siamo noi a consigliarle e il cliente è sempre soddisfatto». Tiziana Platzer In idrocoltura le piante a fogliame verde danno risultati migliori cantato

Persone citate: Anna Santi, Cosola

Luoghi citati: Moncalieri