Tangenti? Solo regali

Tangenti? Solo regali Duecento milioni all'ex presidente Iacp Tangenti? Solo regali Fimiani sotto torchio ammette Fimiani sotto torchio: «In tutto ho preso 200 milioni. Cinquanta in regalo, gli altri come pagamento di consulenze», ha ammesso. Per due ore l'ex presidente dello Iacp, indagato per concussione, è stato interrogato ieri mattina in Procura. E' sceso dal cellulare che lo aveva prelevato alle Vallette intorno alle 8,30. Stesso cappotto spigato, stesso cappello scuro che indossava al momento dell'arresto, sabato scorso. Stessa faccia tirata. Unica differenza: i ferri ai polsi. Fimiani, scortato dai carabinieri, è salito al terzo piano, ufficio del gip Sorbello, dove qualche minuto dopo è stato raggiunto dal sostituto procuratore Corsi. E l'interrogatorio ha avuto inizio, alla presenza del legale di Fimiani, avvocato Badellino. Dopo la convalida dell'arresto - questione di pochi minuti - si è arrivati al nocciolo: i soldi della tangente. Quanti ne sono arrivati nelle sue tasche, con quale giustificazione.ufficiale, date e modalità dei pagamenti. Fimiani, ancora una volta,' ha parlato solo a metà. Ha ammesso di aver avuto «regali» - 50 milioni, incassati a Milano - ma ha detto che altri 150 milioni gli sono giunti come compenso per prestazioni professionali. E' a questo punto che salta fuori un quarto appalto, dopo i tre per 10 miliardi sotto inchiesta: quello di «Pianezza 2», complesso di palazzine (60.appartamenti) che si sarebbe dovuto costruire a 200 metri da quello di via Levi, riservato ai carabinieri, ora completato al 90 per cento. «Pianezza 2», appalto del 1989 da 2 miliardi e 900 milioni, non è mai neppure cominciato perché nel sottosuolo venne scoperta una falda acquifera, e la ditta Brenta preferì chiedere la rescissione del contratto. Una procedura che, normalmente, comporta il pagamento di una penale pari al 10 per cento. Invece, in questo caso, venne addirittura restituita alla Brenta la cauzione. A patto che l'impresa non sollevasse eccezioni o riserve. Quale fu il ruolo di Fimiani in una trattativa così singolare? Occorre notare che «Pianezza 2» sarà appaltata nelle prossime settimane. Con una novità: i nuovi massimali, base della trattativa, saranno quasi doppi rispetto a quelli dell'89. Questo perché la Regione nel frattempo li ha adeguati al mercato. E poi c'è il Fio: Fondo investimenti e occupazione. Fimiani avrebbe ammesso di aver ricevuto un compenso per aver interposto i suoi buoni uffici, a Roma, a favore della Brenta che aspirava al finanziamento Fio per una importante ristrutturazione a Cerveteri. Ma a lato dell'inchiesta sulla Brenta si sta consolidando il filone sugli appalti per manutenzio¬ ne straordinaria del quartiere 33 di corso Taranto. Il problema venne già posto all'attenzione della magistratura nel '90, con un esposto firmato da quattro consiglieri d'opposizione dello Iacp. Un esposto che venne archiviato: non emersero fatti penalmente rilevanti. Ora però questo documento è stato riesumato dal dottor Corsi. Fimiani è ritornato in carcere: prossimamente sarà ancora interrogato. Due ore non sono infatti bastate a svelare tutti i segreti delle tangenti targate Iacp. In carcere resta ancora, in attesa che il nucleo traduzioni lo scorti fino a casa, agli arresti domiciliari, Domenico Russo, l'ex vicepresidente dell'Istituto che con le sue rivelazioni ha contribuito non poco a aprire il fronte di questa inchiesta. Le reazioni politiche: il pds, in una lunga nota, addossa le responsabilità politiche della gestione dello Iacp al pentapartito. Già nell'ottobre '90 l'allora pei chiese «di rinnovare subito le cariche cacciando via gli incapaci, chiamando a reggere l'ente persone competenti e oneste». Gianni Bisio Brunella Giovara Cinquanta in dono gli altri 150 come compenso di prestazioni professionali A sinistra l'aw. Mario Fimiani, ex presidente Iacp, sentito ieri dal gip Sebastiano Sorbello e dal sostituto procuratore Vittorio Corsi, a destra nella foto, per lo scandalo delle tangenti

Luoghi citati: Cerveteri, Milano, Pianezza, Roma