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Le rivelazioni sui gusti sessuali del padre del rock'n'roll Le rivelazioni sui gusti sessuali del padre del rock'n'roll Chuck Berry, torbidi segreti Coprofilia e telecamere nascoste NEW YORK. Tempi durissimi per Chuck Berry, il vero inventore del rock'n'roll (ma anche un museo vivente: classe 1931 e nonno di ben tredici nipotini). Saccheggiato dai Beach Boys, venerato dai Rolling Stones, citato dai Beatles, il grande musicista nero sta vivendo un mesto e lungo tramonto a causa dei guai che gli hanno provocato i suoi poco ortodossi costumi sessuali, diventati di dominio pubblico. In un articolo di qualche settimana fa sulla rivista musicale «Rockworld», dedicato alla vita intima delle star, si poteva leggere la seguente frase: «Non tutti hanno abitudini sessuali canoniche. Per esempio Chuck Berry, ora sessantunenne, è conosciuto in tutto il mondo per una sua poco elegante attitudine, imbarazzante da spiegare: egli adora scaricare la propria vescica su giovani donne bianche e bionde». Imbarazzante davvero, il padre del rock è anche un coprofilo. Questo imbarazzo sarebbe potuto rimanere circoscritto, co¬ munque segreto di Pulcinella nel mondo delle groupies del rock'n'roll, se non fosse stato rilanciato ora sul numero di febbraio di un nuovo e aggressivo mensile statunitense, «Spy», al quale collaborano autorevoli commentatori come Camille Paglia. A pagina 58, sotto una grafica da inchiesta, con una caricatura feroce che mostra la faccia di Berry uscire sorridente da un water, incorniciata dall'asse che forma come un'aureola, c'è il rapporto piuttosto conturbante del giornalista Mike Sager. Sager ha potuto vedere con i suoi occhi, nell'ufficio di un avvocato, uno dei venti videotapes in mano al legale: immagini amatoriali raccapriccianti, che hanno come protagonisti Chuck Berry e una giovane donna bionda, nell'intimità. Non c'è dubbio su chi sia la vittima, che nel filmato, piangendo e coprendosi come può, acconsente ad ogni desiderio della rockstar. Il giornalista riferisce il dialogo con cruda asciuttezza, ed è uno shock anche la lettura. Secondo il reportage, Chuck Berry è stato denunciato per almeno sette casi analoghi, mentre ci sono negli Stati Uniti duecento donne che starebbero per intentare, tutte insieme, una nuova causa contro di lui. Nel dicembre dell'89, a Wentzwille nel Missouri dove Berry ha la propria residenza, un giornale locale riportò che una certa Hosana Huck aveva sporto denuncia per invasione di privacy: la donna, cuoca in un ristorante della rockstar, dichiarò che Berry aveva installato due telecamere nella toilette femminile del ristorante: «le registrazioni proseguirono per un anno, per il piacere e la gratificazione della coprofilia e delle predilezioni sessuali dell'imputato», si legge nella denuncia. Le 200 future accusatrici di Berry saranno proprio fra le clienti di quel ristorante, chiamate a raccolta dal tam-tam dei giornali. Come cassette tanto private siano invece potute usci¬ re dalla casa del musicista, resta un mistero. Si dice che siano state trovate dal marito della cuoca Hosana in seguito ad una telefonata anonima, fatta da una delle tante amanti bionde scaricate da Berry. Sembra anche che molte ex amanti siano ora disposte a vuotare il sacco su «Charles» e i suoi vizietti. Storie squallide, che vanno aggiunte alle varie denunce per uso di droga collezionate dal musicista. Il quale, al termine dell'autobiografia scritta qualche anno fa, dedicò alla propria privacy alcune righe che ora suonano meno sibilline: «Ora che ho capito come si scrive un libro, mi piacerebbe incominciarne un altro sulla vera storia della mia vita sessuale. Non disturberà alcuno tranne me e il mio eccessivo desiderio di continuare a rompere il ghiaccio dell'ipocrisia americana su comportamenti e sentimenti che ora stanno chiusi nel gabinetto e che vengono. fuori solo in tribunale, nei delitti o nelle barzellette». [m. ven.] Duecento donne lo accusano per le immagini rubate nelle toilettes di un ristorante k. Nella foto grande, l'illustrazione di «Spy» per l'articolo sui gusti di Chuck Berry. Qui accanto Berry ieri e oggi