lo squartatore è in tv orrore a Londra
«Così li sbudellavo. Che delizia». Il governo ha cercato invano di bloccare il programma «Così li sbudellavo. Che delizia». Il governo ha cercato invano di bloccare il programma lo squartatore è in tv, orrore a Londra Intervista choc, pubblico in rivolta LONDRA dal nostro corrispondente Sbatti il «mostro» in tv, dagli la parola per quattro lunghi, agghiaccianti minuti in cui racconta senza ombra di rimorso come ha sezionato i cadaveri delle sue vittime. E si avrà una miscela esplosiva, polemiche roventi e una audience-record, invogliata anche dal vano tentativo del governo di impedire la clamorosa trasmissione. E' quanto accaduto l'altra sera sul canale della tv commerciale «Central» dove milioni di telespettatori hanno avuto modo di assistere come in «presa diretta» allo show offerto dal pluriassassino Dennis Nilsen, un ex impiegato quarantaseienne condannato nell'83 all'ergastolo per aver ucciso sedici giovani, che aveva attirato nella sua casa, violentato e finito sadicamente. Una pagina di orrore nella pur già ricca storia della criminalità inglese, che il ministero degli Interni ha vanamente tentate di bloccare con un duplice ricorso davanti all'Alta Corte di giustizia, affermando che il filmato era stato realizzato ad uso interno, solo per polizia e studiosi, e che la sua diffusione avrebbe inflitto un tormento ai parenti delle vittime del mostro. Invece, a tre ore soltanto dalla trasmissione, il tribunale ha dato via libera al filmato perché «non c'è alcuna differenza tra la deposizione in aula o quella davanti alle telecamere. La sua diffusione, anzi, è nell'interesse del pubblico». Ecco dunque comparire sul teleschermo, spavaldo, nel parlatorio del carcere dell'isola di Wight, Nilsen interrogato dallo psicologo Paul Britton per una clamorosa «carrellata» di incontri con gli assassini di massa. L'obiettivo era di «scoprire quello che c'è nel cervello di un omicida in serie», per tracciarne un identikit psicologico da inserire in una banca-dati internazionale. Lodevole intento, certo, ma la comparsa in tv di Dennis Nilsen è stata come un pugno nello stomaco per il pubblico inglese. Perché con tono tranquillo, anzi addirittura orgoglioso di sé, il sadico-killer ha raccontato senza alcuna debolezza come aveva attirato in casa le sue vittime, «dodici e non sedici, come ho confessato in tribunale solo per compiacere la polizia», ha voluto precisare. E poi come li aveva ammazzati, sepolti sotto il pavimento della sua villetta alla periferia di Londra. E infine come li aveva dissepolti, per smembrarli e farli sparire più facilmente. Perché questo orribile rituale? «Dovevo evitare che con l'estate si spargesse il tanfo attorno a casa mia, che avrebbe destato il sospetto dei vicini e della polizia» ha spiegato tranquillo Nilsen. Poi il pluriassassino ha raccontato gelidamente come aveva sezionato i cadaveri «sbudellandoli uno ad uno sul pavimento della cucina, infilandone i resti in sacchi di plastica dei rifiuti. Non c'era sangue, né disordine: era come in una macelleria». Anche se all'inizio, ha ricordato, «la repulsione era grande. Prima di tagliare i cadaveri, mi ero dovuto ubriacare per farcela. Ma ogni tanto dovevo andare lo stesso a vomitare in giardino». Che cosa provava, è stato chiesto a Nilsen? «Il momento più eccitante era quando sollevavo il cadavere. Lo trasporta¬ vo e gli parlavo, fra noi si stabiliva uno strano rapporto. Controllarne le membra ciondolanti e passive rappresentava il colmo del mio potere. E tanto più quel corpo era passivo, tanto più io mi sentivo potente. Ora quei cadaveri sono scomparsi, tutto è finito. Ma io continuo a sentirmi in comunione spirituale con quella gente». Sgomenti, i telespettatori inglesi hanno inondato di telefonate il centralino della tv. «E' sconvolgente che la tv abbia glorificato, dato uno status di celebrità a un assassino come Nilsen» ha tuonato Jill Knight, parlamentare conservatrice, che ha dato voce al fronte dei critici. «Hanno fatto bene a mostrarlo in tv - ha rimbeccato invece un altro telespettatore -. Nilsen è come una persona normale, un vicino di casa del quale la gente deve diffidare». T Paolo Patrono Trae sCoè aal pdi ucomingl'audi accda ritu[fot Tranquillo e soddisfatto Così è apparso al pubblico di una rete commerciale inglese l'autore di 16 omicidi accompagnati da atroci rituali [foto api
Luoghi citati: Londra
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