Il Pontefice: ma Gesù non ha scelto Roma

«La sede del Papa potrebbe cambiare» «La sede del Papa potrebbe cambiare» Il Pontefice: ma Gesù non ha scelto Roma «Ilprimato di San Pietro è nato qui perché l'apostolo vi subì il martirio» CITTA' DEL VATICANO. Roma «Caput Mundi», e soprattutto centro eterno ed immutabile del cristianesimo: il Pontefice polacco rivendica alla capitale italiana un ruolo del tutto particolare nella storia della salvezza, anche se, ammette, Gesù nei Vangeli non ne parla. Ma questa difesa a oltranza dell'importanza geografica della cita in cui giunse Pietro, e dove trovò la morte testimoniando la fede, non è fine a se stessa. Infatti, rivendicando il ruolo straordinario della capitale della cristianità, Giovanni Paolo II conferma il significato speciale che ha la figura del Pontefice rispetto alle altre confessioni cristiane: «Le altre Chiese non possono non vivere e operare in accordo con essa: l'accordo implica l'unità di fede, di insegnamento e di disciplina, precisamente ciò che è contenuto nella tradizione apostolica. La sede di Roma è dunque il criterio e la misura dell'autenticità apostolica delle varie Chiese». Giovanni Paolo II parlava ieri all'udienza generale. Il primato di Pietro, rispetto a ogni altro vescovo, «è vincolato alla sede romana che non può essere sostituita da nessun'altra sede, anche se può accadere che, per le condizioni dei tempi o per loro particolari ragioni, i vescovi di Roma stabiliscano provvisoriamente la loro dimora in luoghi diversi dalla città eterna». Il riferimento storico più evidente è quello relativo alla «cattività avignonese» e non è detto che, per altre ragioni, qualche Papa non decida di trasferirsi altrove. Ma Roma viene considerata con estremo disprezzo da alcune frange protestanti: il rev. Ian Paisley, per esempio, leader degli ultra irlandesi, ne parla co- me della «Donna scarlatta», e della «nuova Babilonia». E' comprensibile quindi che Giovanni Paolo II abbia sentito il bisogno di spiegare con cura le ragioni religiose del suo postulato: «Per la verità - ha detto il papa - Gesù non ha specificato il ruolo di Roma nella successione di Pietro. Senza dubbio egli ha voluto che Pietro avesse dei successori, ma non risulta dal Nuovo Testamento una sua volontà specifica circa la scelta di Roma quale sede primaziale». Ma questo non basta a negare in tutto o in parte il ruolo straordinario dell'ex capitale dell'impero romano. Infatti il Cristo «ha preferito affidare ad eventi storici, nei quali si manifesta il disegno divino sulla Chiesa, la determinazione delle condizioni concrete della successione a Pietro». Ed è per «diritto divino che il beato Pietro ha perpetui successori nel primato su tutta la Chiesa», un primato «vincolato» alla città. Marco Tosarli Giovanni Paolo II

Persone citate: Gesù, Giovanni Paolo Ii, Ian Paisley

Luoghi citati: Babilonia, Citta' Del Vaticano, Roma