«Esuberi: stop per un anno»

«Esuberi: stop per un anno» I sindacati chiedono prolungamenti per cassa e mobilità «Esuberi: stop per un anno» Morese, segretario confederale Cisl: «Un'altra manovra sarebbe dannosa» Riprendono le trattative per 170 dipendenti della Carello e per420 della Philips No a una seconda manovra, sì al prolungamento di un anno degli ammortizzatori sociali, sì ai contratti di solidarietà. Raffaele Morese, segretario confederale della Cisl, è giunto a Torino per partecipare al direttivo unitario Cgil-Cisl-Uil svoltosi ieri mattina alla Camera del lavoro. Per Morese è «impossibile discutere di una seconda stangata, perché non abbiamo ancora digerito gli effetti della prima e perché essa avrebbe effetti di ulteriore depressione del ciclo economico». Il problema occupazione è il punto centrale: «Il decreto Cristofori è inadeguato. - afferma il segretario della Cisl -. Occorre gestire l'emergenza prolungando i tempi della cassa integrazione e delle Uste di mobilità, ma sono necessarie anche misure a sostegno dello sviluppo. Bisogna mettere in piedi un vero e proprio coordinamento di politica industriale che sappia graduare gli interventi nei diversi settori». E questo è uno dei temi toccati dal direttivo unitario che ha espresso soddisfazione per la mobilitazione di lunedì in occasione dello sciopero delle aziende in crisi e che ha definitivamente messo a punto la piattaforma per «l'occupazione, il rilancio industriale e lo sviluppo di Torino e provincia». Un elenco di richieste che toccano tutti i settori. Fra le priorità i sindacati rivendicano un confronto tecnico e politico con gli enti locali, tra cui il Comune per il piano regolatore. «Perché la deindustrializzazione - spiega Morese è dovuta anche a problemi di strutture, di ambiente». Cgil, Cisl e Uil ribadiscono inoltre le loro richieste al Governo di misure straordinarie per Torino e provincia. Le misure straordinarie sono: prolungamento al 31 dicembre della cassa integrazione in scadenza entro l'anno, il blocco delle cancellazioni dalle Uste di mobilità per tutto il '93, la possibilità di accedere al pensionamento di anzianità (35 anni) nelle imprese dove sono stati individuati esuberi di personale. Oggi si svolge il secondo incontro della trattativa che ri¬ guarda la Carello. L'azienda ha mtenzione di unificare i due stabilimenti: Mirafiori (proiettori in lamiera) verrebbe chiuso, e Venaria (proiettori in plastica) resterebbe operativo. L'esubero previsto è di 170 lavoratori. I sindacati respingono l'ipotesi di mobilità all'esterno, chiedono come prima clausola la cassa integrazione per poter individuare un percorso di rientro dei lavoratori in azienda. Oggi si svolge anche il secondo incontro sulla vicenda Philips: la multinazionale olandese ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Alpignano con 420 dipendenti. L'azienda dovrebbe presentare ai sindacati una serie di proposte per la ricollocazione dei lavoratori. Una trattativa non facile, perché i sindacati chiedono una permanenza della presenza Philips ad Alpignano, mentre la multinazionale ha intenzione di spostare all'estero, soprattutto in Polonia, tutti i settori produttivi che ha in Italia. Enzo Bacarmi

Persone citate: Carello, Cristofori, Morese, Raffaele Morese

Luoghi citati: Alpignano, Italia, Polonia, Torino, Venaria