Opere per duemila miliardi

La risposta di Torino ad Amato per finanziare i grandi lavori La risposta di Torino ad Amato per finanziare i grandi lavori Opere per duemila miliardi Metrò, parcheggi, case e Venchi Unica Giuliano Amato ha chiesto a undici grandi città l'elenco delle opere incompiute o bloccate per difficoltà finanziarie e ritardi burocratici. E Torino ha messo a punto il suo «pacchetto» di cose mai fatte, di proposte invecchiate nei cassetti o appese al fragile filo della decisione politica: 2000 miliardi di opere, alcune decisive, altre semplicemente utili. L'ingegnere capo Franco Pennella e i suoi collaboratori ci hanno lavorato per giorni, ricercando le tracce di percorsi amministrativi tortuosi, fatti di scelte presto smentite o più semplicemente mai tradotte in realtà. La pratica-Torino passerà al vaglio del Commissario Malpica, quindi sarà trasmessa a Palazzo Chigi. Il governo si è impegnato ad accelerare le procedure, rimuovendo per quanto possibile gli ostacoli. Obiettivo: l'avvio di grandi lavori pubblici che alimentino l'economia e ammortizzino la crisi occupazionale. Dopo l'esame dei dossier, la presidenza del Consiglio ha in calendario una riunione tra sindaci, assessori e dirigenti delle città interessate. Avrebbe dovuto svolgersi in questa settimana, ma quasi certamente sarà rinviata alla prossima. Metrò. La linea 1, da Porta Nuova a Rivoli, non poteva mancare: 1250 miliardi di spesa prevista per 10 chilometri di metropolitana sotterranea. E' indispensabile un aiuto statale di almeno 300 miliardi, che potrebbe arrivare tramite la legge sui trasporti approvata nel febbraio 1992 ma non ancora finanziata. Il Comune si impegna a vendere 150 negozi e ad utilizzare il ricavato (25 miliardi) per costituire la società di costruzione e gestione insieme con banche e Camera di commercio. Non sono previste, invece, richieste per altre opere ancora sulla carta, come la linea 4 (da Mira fiori a Barriera di Milano) o la penetrazione urbana della Torino-Ceres attraverso Porta Palazzo e Porta Nuova. Parcheggi. Sono i quattro previsti in base alla vecchia legge Tognoli: corso Bolzano, Porta Palazzo (ex caserma dei vigili del fuoco), piazza Solferino, corso Massimo d'Azeglio-corso Galilei. In tutto 60 miliardi. Non c'è il parcheggio di corso Spezia (20 miliardi), che nelle intenzioni doveva servire l'intera zona ospedali: «Non è inserito nella Tognoli» precisa l'ingegner Pennella. Le 9 autorimesse sotto i mercati, invece, saranno costruite con fondi privati. Venchi Unica. Annosa vicenda che prende le mosse dal fallimento della azienda dolciaria. Da allora si è progettato molto ma non s'è fatto nulla, e l'area che s'affaccia su corso Francia giace nel più assoluto abbandono. L'ultimo disegno è dell'ex assessore Mercurio: prevede un quartiere misto, con 400 appartamenti di edilizia pubblica e privata. E ancora negozi, servizi, verde attrezzato, edifici pubblici. Spesa: 120 miliardi. La corda. Con questo termine è definito il prolungamento di corso Marche verso il centro città, che dovrebbe anche alleggerire la viabilità attorno allo Stadio delle Alpi. Inserita nei lavori da finanziare per il 1992 è stata depennata in luglio, quando la giunta decise di bloccare gli investimenti. Spesa: 8 miliardi. Manutenzioni. Decine di micro-lavori su proprietà comunali. Dai palazzi uffici alle scuole, ai ponti. Si tratta di una voce spesso trascurata dal bilancio, con il risultato che le manutenzione si sono trasformate da ordinarie in straordinarie. Lo dimostra l'entità della spesa prevista: 150 miliardi. Le case. Se la costruzione di nuovi appartamenti è in larga parte subordinata alle aree edificabili (individuate dalle anticipazioni di piano regolatore), resta aperto ancora una volta il problema delle manutenzioni straordinarie. Il patrimonio comunale è di 10 mila alloggi, che in parte attendono di essere venduti agli inquilini. Per rimetterli in sesto occorrono 50 miliardi. Ma la valutazione potrebbe essere ottimistica. Edifici pubblici. Il dossier da inviare a Roma individua anche due lavori non di primissimo piano: la costruzione di una scuola professionale in via Chiesa della Salute, dove sorgeva la fabbrica «Elli e Zerboni» (14 miliardi) e una nuova sezione dei vigili urbani in via Pergolesi (2 miliardi). [g. pav.) Il Commissario Riccardo Malpica (sopra) invierà ad Amato l'elenco delle opere da realizzare. A fianco l'ingegnere capo Franco Pennella ■ > : ^ ::: ; ■ v>: ■ :x:; ^ ^: :y : :; :;;> : ;:: :: S:: :: : : : ; : o - > ■■ > : ■:

Persone citate: Barriera, Franco Pennella, Galilei, Giuliano Amato, Malpica, Riccardo Malpica, Tognoli, Zerboni

Luoghi citati: Milano, Rivoli, Roma, Torino