La Coppa Italia attende una diavoleria di Bagnoli

L'Inter tenta stasera nel derby di affibbiare un colpo al mito dell'imbattibilità milanista L'Inter tenta stasera nel derby di affibbiare un colpo al mito dell'imbattibilità milanista La Coppa Italia attende una diavoleria di Bagnoli APPIANO GENTILE DAL NOSTRO INVIATO Manicone lo si riconosce dall'auto. E' l'unico che arrivi ad Appiano Gentile su una Tipo, l'evoluzione naturale in una carriera che gli permise di comprarsi la 127 con l'ingaggio del Palermo e la Uno con i soldi del Foggia. Ora dice che vorrebbe acquistare la Tempra, come quella del magazziniere. Bagnoli, invece, lo si individua dal berretto, sempre lo stesso, uguale a quello di migliaia di tute blu che la mattina presto varcano i cancelli di Arese o Mirafiori. Non è da certi dettagli che si pesa il portafoglio di chi con il calcio ha raggiunto comunque la ricchezza. Ma affascina l'idea che il Milan dei telefonini e delle sinergie questa sera possa fermarsi in Coppa Italia anche per colpa di quei due che barcollano davanti a un «briefing» o un «check up». ' Non è un fatto di soldi, ma di mentalità. E di punti fermi. Vengono dalla Bovisa, l'Osvaldo e Manicone. Quartiere all'ex periferia di Milano. Uno di quei posti che tutti citano e che pochissimi hanno visto, forse perché non c'è nulla da vedere se non vecchie fabbriche e le case di chi ci lavora. Ci si cresce balordi. O molto solidi. Concreti. «Mi hanno insegnato che il cane che abbaia non morde. Infatti io diffido sempre dei cani quando stanno zitti», replica la saggezza bagnoliana a chi nota come il Milan si tenga stranamente sottotono, senza strombazzare una sicurezza incontestabile. Berlusconi ha detto persino che i cugini poveri e nerazzurri potrebbero di ventare un pericolo per lo scu detto. «Chissà perché la tira fuo ri proprio adesso, questa storia sbotta l'Osvaldo -. Mica l'ha det ta un altro giorno, che so, sabato». Non gli piace essere blandito, ossequiato, ingigantito, ora che l'Inter è tornata a mettere paura. Magari non gli piace nep pure Berlusconi che non gli per donava di essere comunista, quindi poco allineato alla filosofia del Gruppo. «Pensa che epoca: l'Inter che diventa di sinistra», dice adesso Paolo Rossi, il comico che adorava Beccalossi. Non è certo un fatto di ideologia questo derby che all'improvviso scuote gli animi, nel mula di un campionato avvilito dallo strapotere milanista. Ma gli atteggiamenti saranno diversi. Alla fabbrica dei sogni rossonera, Bagnoli oppone la fabbrica. £ basta. «Sa quale può essere la nostra arma tattica? - dice ad Appiano, in un pomeriggio straordinariamente terso -. Noi dobbiamo giocare al meglio e loro al peggio». Regala brani di ironia spicciola: «Non capisco perché quando perdiamo si dice che la grande Inter non può perdere e poi tutti si stupiscono perché abbiamo vinto quattro volte di fila. Non lo capisco. Ma forse è colpa mia: non sono abituato alle grandi squadre». Disegna un match banalmente ingarbugliato: «La supremazia territoriale sarà del Milan, che ti costringe sempre a subirlo. E noi non possiamo neppure scoprirci troppo, perché se gli concedi il contro- piede loro diventano la squadra più pericolosa che ci sia. Certo sarei più ottimista se ci giocassimo tutto in una partita sola, quando sei più debole ti capita una gara giusta, è più difficile farne due. Ma ormai loro si sono messi al riparo da tanti rischi: persino la Coppa dei Campioni è stata cambiata con la formula dei gironi che premia chi è più forte». Eppure l'Italia si aspetta un segnale dall'Osvaldo, mentre l'Inter già pensa al futuro con Mauro Silva, il brasiliano del Tenerife, e con Rambaudi, che Pellegrini ha già chiesto all'Atalanta. Nella foga c'è chi si confonde e chiede a Bagnoli se si sentirebbe felice di interrompere la serie positiva del Milan, che è del campionato, mentre qui si gioca per la Coppa Italia. Ma non importa. La voglia perversa di vedere il Tgv rossonero uscire dai binari fa dimenticare tutto. «Mi fate tante domande, però le risposte le devono dare questi qui - e accenna ai giocatori -. Io ho allenato trecento partite più di Capello e non contano nulla perché il lampo di genio puoi averlo a 70 anni oppure a venti. Quello che paga è la serietà e un certo modo di stare al mondo. Anche nei tempi in cui sono in tanti a dire di aver inventato il calcio». Una stoccata agli zonisti e agli scienziati. Al MUan dei troppi stranieri (oggi giocano Rijkaard, Gullit e Savicevic, impiegato come centravanti) lui oppone l'Inter filoautarchica di Manicone, comprato a novembre dall'Udinese. Una rarità, l'unico calciatore italiano che ha obbligato uno straniero ad andarsene. Con lui e senza Sammer la Beneamata ha vinto le ultime quattro partite. «Forse perché più del passaporto contava avere qualcuno stabile a centrocampo davanti alla difesa», dice l'altro pargolo della Bovisa. L'Inter l'ha ripizzicato, dopo che lo aveva avuto bambino e l'aveva perso per uno di quei casi non troppo insoliti dei nostri vivai. «Può succedere che si sbagli una valutazione - spiega -. Non tutti i ragazzi maturano alla stessa età, io ho trovato uno spessore nel Palermo e soprattutto nel Foggia con Zeman. Quello che ti insegna non lo dimentichi più». Racconta, Manicone, lo stupore di vivere un derby da protagonista «di fronte a Rijkaard. Lui ha più fisico ed è molto più bravo di me quando deve attaccare. Ma io da ragazzo giocavo libero e se c'è da difendere lo faccio con più naturalezza di lui». Come vuole la filosofia operaia dell'Osvaldo. Marco Ansaldo TORINO ORE 14 Juventus Parma PERUZZI 1 BALLOTTA TORRICELLI 2 BENARRIVO MAROCCHI 3 DICHIARA D.BAGGIO 4 APOLLONI KOHLER 5 GRUN CARRERA 6 MINOTTI CONTE 7 BROUN GALIA 8 OSIO VIALLI 9 ASPRILLA R.BAGGIO 10 ZORATTO CASIRAGHI 11 PIN Arbltro: STAFOGGIA RAMPULLA 12 FERRARI DEMARCHI 13 DONATI DAL CANTO 14 HERVATIN SARTOR 15 PULGA RAVANELLI 16 FERRANTE | Ml LAN O 20,30 NMilan Inter ROSSI 1 ABATE TASSOTTI 2 BERGOMI MALDINI 3 DEAGOSTINI ALBERTINI 4 BERTI NAVA 5 FERRI BARESI 6 BATTISTINI LENTINI 7 BIANCHI RIJKAARD 8 MANICONE SAVICEVIC 9 FONTOLAN GULLIT 10 SHALIMOV MASSARO 11 SOSA Arbitro: BESCHIN CUDICINI 12 FORTIN GAMBARO 13 TRAMEZZANI ERANIO 14 TACCOLA EVANI 15 ORLANDO SIMONE 16 PANCEV NAPOLI ORE 20,30 Napoli Roma GALLI 1 CERVONE FERRARA 2 GARZJA FRANCINI 3 ALDAIR CRIPPA 4 BONACINA CORRADINI 5 BENEDETTI NELA 6 COMI POLICANO 7 MIHAJLOVIC THERN 8 HAESSLER BRESCIANI 9 RIZZITELLI ZOLA 10 PIACENTINI FONSECA 11 MUZZI Arbitro: LUCI SANSONETTI 12 ZINETTI CORNACCHIA 13 D.ROSSI TARANTINO 14 PETRUZZI ZILIANI 15 SALSANO CARBONE 16 CARNEVALE Osvaldo Bagnoli ha dovuto fare molta strada per passare dalla Bovisa all'Inter