non si gioca con la terra promessa di Oreste Del Buono

Tomba, carabiniere litigioso; Caselli, giustizia senza eufemismi RISPONDE O.d.B. Gent. sig. Del Buono, la Storia, con ragione, rifiuta i se; però, se per ipotesi i vari Marx, Lenin, Stalin, Hitler ecc. fossero morti nella culla, quante catastrofi sarebbero state evitate! C'è un se, tuttora di drammatica attualità, che mi è stato suggerito da un israelita. Se gli ebrei, a suo tempo, avessero preso in considerazione la proposta di insediarsi nell'isola di Madagascar, quante cose sarebbero cambiate! Avrebbero vissuto in pace in un vastissimo territorio con clima e natura splendida e nessuno avrebbe insidiato la loro esistenza... Ezio Cavallari, Torino GENTILE signor Cavallari lei mi invia una seconda copia della lettera che mi aveva già inviato e a cui avevo pensato fosse inutile rispondere. Perché la risposta non poteva essere che quella che anticipava lei stesso: la Storia rifiuta i se. Il resto è fantastoria, fantapolitica, fantascienza, fanta favola. Ma lei insiste: «Hanno scelto invece una regione arida, circondata da nemici irriducibili e la scelta è stata fatta per motivi religiosi venati da fanatismo. Ora possono vivere all'ombra del Muro del Pianto, ma conducono un'esistenza precaria, piena di pericoli, con alti costi in vite umane e grandi spese per armamenti e difese. E' vero e giusto che tutte le credenze religiose sono degne del massimo rispetto, ma c'è un limite a Non scon laProm gioca Terra messa correre certi rischi. Erano costretti a fuggire dalle persecuzioni di cui erano periodicamente vittime indifese, ma avrebbero dovuto riflettere molto sulla scelta del luogo in cui insediarsi. Ora, alla luce dei fatti che sono avvenuti e di quelli che ancora possono avvenire, viene spontanea la domanda: ne valeva la pena? Visto come si svolge la breve esistenza umana, non era meglio vivere in pace senza dare troppo peso al passato e a quanto era avvenuto in certi luoghi? Il più bel tempio può essere un grande bosco o la cima di un monte e i vecchi ruderi, pur con la loro innegabile suggestione, non possono aggiungere nulla all'essenza delle convinzioni religiose». Ahimè, gentile signor Cavallari, lei sostiene di nutrire il massimo rispetto per le credenze religiose, ma, in realtà, non possiede un minimo di religiosità. Non è affatto una colpa nel caso che si attenga a una tale mancanza di principi per quel che riguarda la sua vita, ma diventa un peccato nel caso che pretenda di giudicare il comportamento di un popolo fedele alla propria tradizione. Oreste del Buono Non si gioca con la Terra Promessa

Persone citate: Cavallari, Del Buono, Ezio Cavallari, Hitler, Lenin, Marx, Stalin

Luoghi citati: Madagascar, Torino