La calda notte al Palazzo di Vetro di Foto Epa

Il Consiglio dell'Orni condanna la Croazia, Ghali contro Israele: sanzioni se non obbedisce Il Consiglio dell'Orni condanna la Croazia, Ghali contro Israele: sanzioni se non obbedisce La calda notte al Palazzo di Vetro «Aperture insufficienti», non s'allenta la morsa sull'Iraq Sotto esame la contestata ammissione della Macedonia NEW YORK NOSTRO SERVIZIO C'è stato lavoro intenso per tutti all'Onu, fra la sera di lunedì e la mattina di ieri: nel giro di poche ore il Consiglio di Sicurezza ha duramente condannato l'offensiva delle forze armate croate contro le zone della nuova Repubblica abitate da serbi ed ha confermato le sanzioni a suo tempo stabilite contro l'Iraq; il segretario generale Boutros Ghali ha diffuso un documento per chiamare all'azione contro Israele per la questione dei 400 palestinesi deportati.e l'assemblea ha preso in esame l'adesione come nuovo membro di un altro pezzo della smembrata Jugoslavia: la Macedonia. La risoluzione contro la Croazia è diretta conseguenza dell'uccisione, lunedì, di due caschi blu francesi. Erano incaricati di difendere per l'appunto le zone abitate da serbi che oggi fanno parte della Croazia. In risposta a quell'offensiva, in Serbia sono state riprese le armi pesanti che alcune settimane fa, faticosamente, erano state messe anche quelle sotto il controllo dei «caschi blu». Insomma i combattimenti fra croati e serbi rischian di riprendere in grande stile, e il Consiglio di Sicurezza ha deciso di intervenire su ambedue i fronti. Con una risoluzione per quanto riguarda la Croazia (votata all'unanimità, molto dura nel linguaggio e - ancora una volta - minacciosa di «conseguenze») e con una dichiarazione del suo presidente di turno, il rappresentante giapponese Yoshio Hatano, per quanto riguarda la Serbia. Ma finché le grandi potenze non saranno d'accordo, un'azione di forza nell'ex Jugoslavia è destinata a rimanere una minaccia. Quanto all'intervento di Boutros Ghali su Israele, è stato forse il più duro mai sentito da un segretario generale. Il suo rapporto al Consiglio di Sicurezza era previsto e atteso (perché stabilito dalla stessa risoluzione con cui il Consiglio, a dicembre, aveva chiesto a Israele di far ton¬ nare a casa i 400 deportati), ma lunedì sera, quando quel rapporto è arrivato, ha creato non poco imbarazzo ai «Grandi». Bouros Ghali dice quello che tutti sanno, e cioè che i suoi tentativi di convincere il governo israeliano a rimangiarsi la deportazione sono stati infruttuosi, ma aggiunge che «verrei meno ai miei doveri se non raccomandassi al Consiglio di Sicurezza di prendere qualsiasi misura necessaria per assicurare che le sue risoluzioni vengano rispettate». Il segretario generale non specifica quali possano essere le «misure necessarie», ma sostiene che il comportamento israeliano «sfida l'autorità del Consiglio di Sicurezza» e in qualche modo fa propria l'argomentazione che sempre viene dai Paesi arabi, e cioè che quando c'è di mezzo Israele si ricorre ai famosi «due pesi e due misure». Dice infatti che nella «comunità internazionale» si sta facendo strada la «percezione che il Consiglio, mancando di pretendere il rispetto israeliano delle proprie risoluzioni, non attribuisce uguale importanza alle sue stesse decisioni». Infine, Boutros Ghali ha intenzione di riprendere in mano una risoluzione del 1990 che prevede la «sorveglianza» delle Nazioni Unite sui territori occupati. Questo, dice, per rassicurare i palestinesi che «la comunità internazionale non sta trascurando i loro diritti alla sicurezza e alla protezione, diritti che vanno salvaguardati a prescindere dai progressi nei colloqui di pace». Tenendo conto che erano appena state confermate le sanzioni contro l'Iraq (il suo recente atteggiamento collaborativo con gli ispettori non è stato considerato «sufficiente»), il problema della «eguaglianza» fra Israele e gli altri Paesi membri delle Nazioni Unite ha finito per essere posto con una particolare forèa, certamente calcolata da Boutros Ghali. Di qui l'imbarazzo dei «Grandi». Franco Patitarelli p4' ' ~ ;fììf Ì mì- La portaerei francese Clemenceau sta facendo rotta verso l'Adriatico «pronta a intervenire» [foto epa]

Persone citate: Boutros Ghali, Clemenceau, Franco Patitarelli, Ghali, Yoshio