Craxi: cari giudici il Parlamento è sovrano

Polemica tra il leader psi e la procura di Milano sulla proposta di un'inchiesta parlamentare Polemica tra il leader psi e la procura di Milano sulla proposta di un'inchiesta parlamentare Craxi: cari giudici il Parlamento è sovrano «Per fare una commissione non occorre il vostro parere» Forlani perplesso: la proposta può suscitare confusione ROMA. «Per decìdere di dar vita a una commissione di inchiesta parlamentare non è prevista dalla Costituzione l'autorizzazione e neppure il parere consultivo e preventivo di una procura della Repubblica. Chi si comporta e agisce in modo diverso si pone fuori dalle regole costituzionali». Lo affama il segretario del psi, Bettino Craxi, in merito ad alcune dichiarazioni di magistrati milanesi sulla sua proposta di creare una commissione parlamentare di inchiesta sui finanziamenti ai partiti. Il riferimento è in particolare al procuratore capo Borrelli, il quale teme che «si possa sollevare un polverone che confonda i profili netti di fatti già accertati o in via di accertamento». Secondo Craxi «egualmente azzardati suonano i giudizi pronunciati circa lo scopo e gli eventuali risultati di una iniziativa parlamentare. Nulla impedisce o impedirebbe alla magistratura di compiere il suo dovere che è quello di far rispettare la legge, secondo la legge e nel rispetto della legge». In più occasioni, prosegue, «il Parlamento secondo la sua volontà sovrana, la sua Ubera decisione e il suo diritto ha svolto inchieste parlamentari su casi e materie che già costituivano oggetto di iniziative giudiziarie in corso. Un'inchiesta parlamentare sui finanziamenti politici è divenuta ormai urgente e necessaria per far luce, per quanto possibile, su questo aspetto importante del funzionamento del sistema politico e sulle degenerazioni che si sono verificate. Un'inchiesta che abbracci gì ultimi 10 anni di vita politica e, meglio, se possibile, gli ultimi 20». Per Craxi dovrà essere un'inchiesta che si propone «non certo di ostacolare e di oscurare, ma al contrario di chiarire meglio di fronte al Paese, con serietà e obiettività, in modo più franco e più completo l'insieme di una situazione sulla quale si sono innestate troppe speculazioni, confusioni e falsificazioni». E intanto in Parlamento si registrano nuove prese di posizione sulla proposta Craxi. Il vicepresidente della Camera Alfredo Biondi, liberale, commentando la proposta di Craxi, ha espresso perplessità rinviando un giudizio approfondito a quando si conosceranno meglio limiti e finalità dell'inizi: riva. Ma interviene sulle prese di posizione che la proposta ha registrato. «La separazione dei poteri meriterebbe un'azione di verifica dei confini. Il Parlamento non dovrebbe occuparsi della materia soggetta ad indagini giudiziarie che si rivolgono a tutti i cittadini in presenza di un'accusa specifica. Il Parlamento può compiere un'inchiesta per valutare quali siano le cause che determinano l'abbassamento del livello etico politico, al fine di predisporre misure autocorrettive». L'ex segretario della de, Arnaldo Forlani è invece convinto che la proposta Craxi possa generare «confusiuone». «Non sono contrario - ha detto Forlani - ma l'esperienza dimostra che le commissioni d'inchiesta possono generare confusione, scatenare accuse, controaccuse e polemiche inutili. Bisogna quindi vedere cosa si vuole fare di preciso, quali sono le intenzioni. Insomma le commissioni possono essere utili, ma anche un ulteriore tema di contesa politi¬ ca». Per il leader dei verdi Francesco Rutelli, quello di Craxi non è altro che un modo di fare «ammuina», di disorientare cioè il nemico come facevano gli ufficiali della marina borbonica, ordinando ai marinai di spostarsi da un capo all'altro della nave. Ilpds - per bocca del segretario Occhetto - si è detto disponibile ad accogliere la proposta di Craxi di nominare una commissione parlamentare di inchiesta sul finanziamento ai partiti «a condizione che Craxi chieda simultaneamente l'autorizzazione a procedere per gli accertamenti di cui il suo operato è oggetto da parte dei magistrati». [r. int.J PC Il segretario socialista Bettino Craxi difende la sua proposta: «Su questa situazione si sono innestate troppe speculazioni»

Luoghi citati: Milano, Roma