Per Povarotti è l'ora di tacere

Il grande tenore lascia Monaco di Baviera colpito da un'improvvisa influenza Il grande tenore lascia Monaco di Baviera colpito da un'improvvisa influenza Per Povarotti è Poro di tacere Cura dimagrante per 6 mesi, ma si parla già di 2 concerti in Germania il 22 e il 29 aprile BERLINO. «E' stata un'improvvisa influenza con febbre alta». E' la dichiarazione lapidaria degli organizzatori che non ammette altre domande. Luciano Pavarotti ha dovuto disertare la «Messa da Requiem» di Verdi, che avrebbe dovuto cantare all'«Olympiahalle» di Monaco di Baviera, a causa dell'improvvisa indisposizione. E dire che la prova generale della sera prima era stata perfetta. Almeno così sostengono all'agenzia Peter Rieger, organizzatrice dei concerti europei del grande tenore modenese. Non ci sono più dubbi che la vita artistica di Luciano Pavarotti, almeno fino a quando non si sarà rimesso completamente e dimagrito dei 36 chili da lui stesso annunciati, sarà scandita da preoccupazioni e astensioni dal suo difficilissimo lavoro. Il grande problema di Pavarotti, oggi, è tornare in forma il più presto possibile. Il che vuol dire osservare un lungo periodo di riposo, una dieta che il professor Stratta, suo medico e amico personale, gli consiglia ormai da tempo; una successiva prolungata assenza dai palcoscenici e dalle sale da concerto. Certo, è doloroso rinunciare a quella platea mondiale che lo idolatra, ed ai cachet di cui si favoleggia, ma è assolutamente indispensabile che «King Song», in Germania lo chiamano così, si rimetta definitivamente al volere dei medici. Pena guai maggiori e l'impossibilità di recuperare. Le corde vocali e l'apparato respiratorio di un artista come Pavarotti sono soggette a tensioni nervose inaudite; la gente non si rende conto di ciò che avviene nel sistema nervoso di un tenore celebre come lui. A ciò si aggiunga il peso davvero abnorme, che potrebbe provocare altri danni alla sua salute. Il 14 gennaio scorso l'Opera di Filadelfia, il regno in cui Pavarotti ha creato quella macchina meravigliosa che è il concorso internazionale di canto, annunciò che egli avrebbe osservato un periodo di riposo di sei mesi su consiglio dei medici curanti per seguire la dieta. Si è detto che sarà ricoverato nella casa di cura americana in cui c'è anche il giornalista e conduttore televisivo Giuliano Ferrara. Ma tutto è incerto: si vocifera anche che «Pava» torni davanti al pubblico tedesco nei concerti di Berlino (22 aprile) e Dortmund (29 aprile). Quindi, altro che 6 mesi. La cura è già stata dimezzata, oppure Pavarotti aggiusterà il tiro sperando nella bontà dei medici? Solo circa la metà dei 10 mila spettatori attesi alla «01ympiahalle» sono riusciti ad assistere alla «Messa», iniziata con un paio di minuti di ritardo a causa dei fischi e grida di disapprovazione. Lo spettacolo è stato comunque valorizzato dall'esecuzione del «World Festival Chorus» composto da quasi mille cantanti. Il tenore James Wagner l'ha sostituito, e come Pavarotti ha portato con sé un fazzoletto bianco. Il giovane basso Roberto Scandiuzzi è stato fra i più applauditi del concerto diretto da un magnifico Wladimir Fedosejev. [ar. ca.] Il tenore Luciano Pavarotti attraversa un momento difficile

Luoghi citati: Berlino, Dortmund, Filadelfia, Germania, Monaco Di Baviera, Requiem