Santoro dichiara guerra a Curzi

Santoro dichiara guerra a Girai Il direttore replica: «Il rosso e il nero mi piace ma va messo a punto» Santoro dichiara guerra a Girai «Ha preferito Madonna al mio programma» ROMA. Che è successo l'altra notte a Raitre? Perché Michele Santoro ha deciso di attaccare Sandro Curzi? E' lo sbocco pubblico di uno scontro sotterraneo oppure è il primo atto di una guerra non dichiarata? Certo nessuno si aspettava che Santoro, durante il nuovo programma «Omnibus», alla rituale domanda di Fabio Venditti: «Hai appena finito "Il rosso e il nero", come va?» rispondesse: «Chiedilo a Curzi. Ma forse non lo sa perché stava guardando Madonna». Ma non è tutto. Santoro infatti non s'è fermato alla battuta ma è andato avanti lamentando che il Tg3 delle 19 non aveva annunciato la partecipazione al suo programma di Orlando e di Celentano perché aveva preferito dare spazio a un servizio sull'arrivo in Italia di Madonna. E finalmente, di fronte a un Fabio Venditti preoccupato ha deciso di concludere con un minaccioso: «Mi assumo tutte le mie responsabilità. Salutami Curzi, salutami Baudo, salutami Madon¬ na». Un attacco che Alessandro Curzi però sembra non voler raccogliere. «Purtroppo non ho chiarimenti da dare. Non ci siamo sentiti in questi giorni. Se è il caso ne parleremo durante la riunione redazionale de "Il rosso e il nero". Io tenderei a minimizzare». Santoro però giovedì notte non sembrava scherzasse. «Era stanco, nervoso, teso. A volte la fatica fa brutti scherzi. Magari aveva accettato male la presenza di Madonna da Baudo. Era una concorrenza fortissima. La settimana precedente con l'Auditel era stato il primo, questa settimana sapeva di non poter vincere e a Santoro perdere dà fastidio». Ma è vero che voi del Tg3 non avete lanciato «Il rosso e il nero»? «Non abbiamo detto che ospiti del programma erano Orlando e Celentano perché non c'è parso fondamentale. E poi la forza del programma di Santoro non è lo spettacolo ma la grande cronaca. L'altra sera di scena era la Calabria e Bianca Berlinguer l'ha detto». Lei giovedì notte guardava «Il rosso e il nero» o Madonna intervistata da Baudo? «Tutt'e due: avevo due televisori accesi. "Il rosso e il nero" mi piace e come direttore non posso perdermelo. E' un programma rischioso, c'è ancora la causa con Mannino. Lo seguo sempre con un po' di preoccupazione. Ma anche Madonna mi interessava: m'è parsa intelligente e determinata, più brava di molti nostri politici». Forse Santoro s'è offeso perché teneva molto a Celentano. «Può darsi voglia puntare di più sullo spettacolo. Vedremo. Certo "Il rosso e nero" va messo a punto. In alcuni momenti somiglia ancora troppo a Samarcanda. Ha bisogno di rodaggio». Santoro per lei è un problema? «Per carità, i miei problemi sono altri». Cos'è allora? «Direi un'amante che mi attrae e mi respinge. Siamo troppo diversi caratterialmente per poterci trasformare in una tranquilla coppia di coniugi». [s. rob.l

Luoghi citati: Calabria, Italia, Roma