In collina tra smog e sospetti

In collina tra smog e sospetti RISPONDE O.d.B. In collina tra smog e sospetti GENTILE dottor Crema, ho ricevuto la sua lettera, con il plico di documenti circolati di recente a Torino sull'argomento, e ho ricevuto in questi ultimi tempi molte lettere allarmate di residenti della collina con ulteriori considerazioni e proteste. L'ultima volta che mi ero occupato della collina era stato per registrare in data 30 novembre 1992 una lettera dall'avvocato Andrea Galasso ex assessore all'Urbanistica che mi assicurava che i giochi «non erano già fatti» e che solo «intuibili ragioni di correttezza, legate all'avvento della crisi di giunta consigliavano la sospensione del colloquio auspicato in una rubrica del 28 settembre». Sono restato, quindi, in attesa con fiducia che la crisi di giunta si risolvesse. Non guarirò mai: mi In cotra se sos llina mog petti capita sempre di sbagliare quando concedo fiducia. Non è importante che sia preso in giro io che non conto nulla. Ma tutti i giochi erano già fatti, come prevedevo, anche senza aspettare l'insediamento della nuova giunta. «Le ragioni apportate sono in breve - mi scrive il signor Alessandro Vitale-Brovarone, residente sulla collina di Torino -: a) c'è disponibilità ad investire; b) ci sono finanziamenti che rischiano di andare perduti; c) tutto questo darà, anche se soltanto temporaneamente, posti di lavoro. Tutte buone ragioni. C'è soltanto un intoppo: che il tener conto non dell'utilità ma della sola redditività delle imprese (a); il porre in primo piano la disponibilità di denaro pubblico (b); il disporre delle chiavi che danno accesso al lavoro (c), sono né più né meno che i meccanismi di una gestione sospetta della città, tanto più se tutto questo si accompagna alle pressioni dei fornitori sui committenti. Il fatto che tutto questo avvenga in forma alquanto palese mi pare indichi leggerezza più che mala intenzione nei protagonisti di questa storia straordinaria: però indica come Torino stia rischiando molto, forse tutto, con un'indifferenza sconcertante...». Oreste del Buono Egregio signor Del Buono, i cittadini consapevoli di Torino si aspettavano che la drammatica emergenza ambientale (smog) di questi giorni facesse meditare gli urbanisti che stanno preparando il futuro della nostra città e quindi le condizioni di «vivibilità» per i suoi abitanti. Quasi tutti si aspettavano che si persuadessero ad alleggerire il carico abitativo del centro cittadino. Invece, contro ogni ragionevole aspettativa, hanno indotto il Commissario governativo a dare il via a... Giorgio Crema, Torino Comitato di difesa della Collina

Persone citate: Alessandro Vitale, Andrea Galasso, Brovarone, Del Buono, Giorgio Crema, Oreste Del Buono

Luoghi citati: Crema, Torino