Negozi chiusi contro la droga

Commercianti e residenti di Porta Palazzo ieri in piazza, «no alla criminalità» Commercianti e residenti di Porta Palazzo ieri in piazza, «no alla criminalità» Negozi chiusi contro la droga E dopo il corteo tornano gli spacciatori Comitato spontaneo? Manifestazione? Alzate di sopracciglio. Nessuna delle organizzazioni «istituzionali» sapeva. Il presidente del mercato n° 4 alimentare si era addirittura dissociato: «L'iniziativa non è stata affatto concordata, le nostre serrande resteranno alzate, chi parteciperà lo farà a titolo personale». Invece. Sono arrivati divisi i commercianti di Porta Palazzo alla protesta di ieri pomeriggio alle cinque. La piazza li ha uniti. La serranda l'hanno abbassata tutti, come quello sconosciuto comitato aveva proposto con il volantino arancione distribuito porta a porta. Chiusura dei negozi e dei mercati coperti anticipata di due ore e mezzo per dire: «Basta con lo spaccio di droga nei bar e nei cortili», «basta coi ricettatori per strada», «basta coi furti, il totonero, le minacce, la paura». Commercianti e residenti di Porta Pila «uniti nella lotta». Un gruppone di trecento persone almeno - scortato da forze dell'ordine in spiegamento persino esagerato - è sfilato da piazza della Repubblica per corso Regina e per le vie del Balon fino al ponte Mosca e ritorno. E al ritorno miniretata in diretta: qualcuno era tornato a spacciare appena sfilata la protesta. In coda al corteo, il democristiano Paolo Chiavarino, presidente dell'ex commissione comunale Commercio: «Hanno ragione. Abbiamo fatto incontri con questa gente, l'ultimo il 7 dicembre. Le cose erano migliorate». E adesso? «Va male di nuovo. Chiederò un incontro con il commissario Malpica. E' importante che polizia e carabinieri diano un segnale di presenza e continuità». Come mai se ne sta qui in fondo al corteo? Chiavarino ride: «La testa la lascio al centurione». Il centurione ha gli occhiali di Mario Borghezio, Lega Nord. Arringa la piccola folla: «L'illegalità a Porta Palazzo è consentita. Lo Stato latita. Il quartiere è assediato. Il pericolo riguarda tutti. La vita è scandita dalla vendita dell'eroina: voghamo che sia scandita dalla civiltà». Applausi a ogni pausa. Applaude convinto il gruppone. Tutti leghisti? «Macché», risponde il dottor Luigi Dionisio della Farmacia Palatina dove il Comitato spontaneo ha eletto sede provvisoria. E allora perché c'è Borghezio a pontificare? «Abbiamo chiesto aiuto a tutte le forze politiche: lui è venuto. Sembra che le istituzioni non abbiano tempo. Mesi fa abbiamo comunicato alla prefettura che avremmo messo a diposizione gratuita di carabinieri o polizia un posto fisso: delle stanze in via Lanino 7. Non hanno risposto». Tra la gente in corteo ci sono anche quelli del sopracciglio alz -o, certe tigri è meglio cavalcarle. C'è pure Pino De Maria, presidente della Consulta delle vie: «Non che non fossimo d'accordo sui contenuti. Era il modo a lasciarci perplessi: comunicarlo così, all'ultimo momento». Valeria Saccomani, a nome dei 52 commercianti del 3° mercato coperto abbigliamento di cui è presidente, protesta fianco a fianco con i rappresentanti del mercato del pesce, dell'associazione Balon, dei produttori, degli ortofrutticoli. Con loro, decine e decine di residenti della zona, baristi, madri di famiglia. «Vogliamo che il territorio torni a noi, vogliamo la polizia e i carabinieri per le strade, voghamo vivere in pace» invocano tutti. Anche il tizio pelato con il paltò nocciola e la faccia scura. Un barista lo indica da lontano come boss della ricettazione. Scusi, signore, lei che ne pensa? Non guarda negli occhi quando risponde: «La droga è una piaga sociale. I drogati ti aggrediscono anche per una dose». La protesta è aggiornata a lunedì sera. Porta Palazzo in coro chiederà ufficialmente udienza in prefettura. le. fer.] ieri in piazza per protestare contro la criminalità «Vogliamo carabinieri e poliziotti»

Persone citate: Borghezio, Chiavarino, Luigi Dionisio, Malpica, Mario Borghezio, Mesi, Paolo Chiavarino, Pino De Maria, Valeria Saccomani

Luoghi citati: Mosca