Spunta l'uomo nuovo del tennis: Medvedev

Rally di Montecarlo, i giapponesi contro l'imbattibile Delta Negli Open d'Australia a Melbourne Spunta l'uomo nuovo dei tennis: Medvedev L'ucraino, pur sconfitto da Korda alla ribalta col suo gioco aggressivo MELBOURNE. In una giornata che agli Open d'Australia è filata via tranquilla (nessuno dei protagonisti è risultato vittima di sconfitte impreviste), si è «laureato» alla corte del grande tennis Andrei Medvedev. L'ucraino non è uno sconosciuto, nella scorsa stagione aveva già trionfato in tre prove del circuito (e a Stoccarda aveva impressionato battendo in successione Prpic, Volkov, Emilio Sanchez, Edberg, Muster e Ferreira). Ma non aveva ancora dato misura delle proprie possibilità su una superficie diversa dalla terra battuta. Pur sconfitto in quattro partite da Petr Korda, settima testa di serie e settimo giocatore del mondo, Medvedev ha esibito straordinarie qualità di «timing» sulla palla in tutti i colpi. Dal punto di vista tecnico l'ucraino (viene da una terra di atleti straordinari, basta ricordare Sergei Bubka e Vitali Scherbo, cinque volte oro a Barcellona nella ginnastica)'assomiglia nel modo molto accompagnato di portare i colpi e nelle improvvise variazioni con il polso a un grande del recente passato, «gattone» Mecir. Non possiede la stessa delicatezza di tocco di Miloslav ma in compenso è in grado di produrre una maggiore spinta dal fondo con due fondamentali quasi identici per penetrazione. U rovescio bimani rappresenta il colpo sul quale può costruire fortune agonistiche ancora maggiori mentre la posizione sulla rete e la seconda palla di servizio sono i punti deboli di un repertorio che migliorerà. Tenendo il campo con grande autorità nonostante la sconfitta, Medvedev ha dimostrato di aver fatto un grande salto di qualità soprattutto dal punto di vista mentale. E' riuscito ad annullare completamente le pause di concentrazione, accettando anche di non giocare al massimo come si conviene a un professionista vero. Da molto tempo non si vedeva emergere un giocatore nuovo con tanto senso dell'anticipo e aggressività. Dal punto di vista psicologico l'ucraino sembra reggere bene l'urto della popolarità. Ed è doveroso riconoscergli di aver saputo interpretare bene quel ruolo di protagonista che solo i campioni sanno reggere. Ma a Melbourne è rimbalzata anche la storia del no di Becker alla Coppa Davis, motivato sembra dal rifiuto della federazione tedesca di dargli due milioni di marchi. La trattativa è portata avanti da Tiriac, al quale interessa che Becker giochi perché ha ottenuto l'organizzazione delle prove casalinghe. Tiriac ha valutato in 500 mila marchi il guadagno settimanale di Becker in un comune torneo, applicando la stessa tariffa per la Coppa Davis (4 settimane, quanti sono i turni, finale compresa). La storia non scritta è che c'è in atto una battaglia di potere tra i gruppi che fanno capo ai due giocatori più popolari, l'altro è ovviamente Stich. Becker non vuole dare vantaggi al rivale, lui la Davis l'ha vinta da solo e comunque è sua intenzione stabilire indiscutibilmente una leadership in seno alla squadra. I giocatori papabili si sono praticamente divisi in due gruppi con Karbacher e Gollner dalla parte di Stich e Kuhnen per Becker e il braccio di ferro si scioglierà solamente al momento delle convocazioni. Chi non ha problemi è Charlie Steeb: ha buoni rapporti con entrambe le star e conta su un curriculum di notevole rendimento in Coppa. Roberto Lombardi Risultati. Singolare, terzo turno: Forget-Morgan 6-3, 6-2, 6-2; Korda-Medvedev 6-4, 4-6, 6-3, 7-6 (7-5); Bruguera-Siemerink 7-6 (7-5), 4-6, 6-3, 3-6, 9-7; Courier-Raoux 6-4, 6-3, 6-4; Garner-Witsken 6-1, 6-1, 4-6, 4-6, 6- 4; Stich-Stoltenberg 5-7, 6-4, 7- 6 (7-0), 4-6, 6-1; Jones-Wheaton 0-6, 6-3, 6-4, 6-2; CarlsenWoodbridge 7-5, 5-7, 6-4, 6-4. Singolare femminile: G. Fernandez-White 7-6 (8-6), 3-6, 7-5; Martinez-Oremans 6-3,4-6,6-4; Seles-Fendick 6-1, 6-0; HalardGarrison 6-4, 7-5.

Luoghi citati: Australia, Barcellona, Melbourne, Stoccarda