Ligresti riparte dal mattone di Valeria Sacchi

Ristrutturato il gruppo Grassetto Si fondono le società travolte dal ciclone Mani pulite Ligresti riparte dal mattone Ristrutturato il gruppo Grassetto MILANO. Parte dal gruppo Grassetto la riorganizzazione dell'universo Ligresti. Le tre controllate «Grassetto Costruzioni», «Grassetto Casa» e «Incisa» si fonderanno tra loro e la società incorporante, la «Grassetto Casa», cambierà nome in «Lavori Generali e Immobiliari», ma resterà sempre sotto il controllo della «Grassetto Spa», quotata in Borsa. Fonti del gruppo sostengono che questa razionalizzazione non ha nulla a che vedere con i progetti, già annunciati, di ridisegnare l'intero regno di Don Salvatore. Il motivo di queste fusioni nascerebbe dalla necessità di ridurre le spese in tempi di crisi. Mani pulite e il blocco generalizzato dei lavori pubblici hanno infatti ridotto drasticamente fatturati e utili. Di qui l'opportunità di tagliare il tagliabile. In questo caso, il personale. Vale a dire una ottantina di persone nei settori amministrativi. Nonostante la plausibilità della spiegazione, resta il fatto che, dai futuri tralicci dei cantieri edilizi sparirà il nome «Grassetto», infaustamente reso noto in tutta Italia dalle indagini del giudice Di Pietro. Per quanto riguarda il nome della capogruppo, quotata in Borsa, il problema sarà forse risolto attraverso il piano che Mediobanca sta ultimando. Enrico Cuccia e i suoi collaboratori sono infatti impegnati da mesi per risolvere il «caso Ligresti». Da quando, il 16 luglio scorso, il «Siciliano ad alta velocità», come veniva soprannominato non più tardi dell'autunno 1991, entrò a San Vittore. Una lunga incarcerazione che si sbloccò dopo oltre quattro mesi, alla fine di novembre. Da allora, gli uomini di Mediobanca hanno spostato e rispostato sul «Monopoli Ligresti» le pedine, alla ricerca della soluzione ottimale. Ed è presumibile che, benché gelosamente custodito, il progetto sia ormai definito. Il re del mattone milanese sta prendendo in questi giorni il sole, disteso sulla sabbia delle Antille, dove è andato per un mese di riposo. La lunga carcerazione lo aveva fisicamente provato. Al ritorno, è possibile che metta la sua firma sotto il progetto di riordino di un gruppo messo insieme in vent'anni. E nel quale il punto di svolta arrivò con l'acquisto del controllo della Sai, già di Raffaele Ursini. Un primo passo verso una struttura più moderna era stato fatto con la costituzione, nel 1986, della Premafin, e il suo successivo collocamento in Borsa. Attraverso Premafin, Ligresti controlla il guppo Grassetto e la Sai. Ma nei suoi portafogli ci sono partecipazioni nei grandi gruppi, tra cui Pirelli, Cir e Ferfin, una quota delle Ferrovie Nord e il 24% del Consorzio alta velocità Milano-Torino. I possessi di Don Salvatore si estendono poi, attraverso Fingit, a numerose case di cura, alla Pozzi Ginori (altra eredità Ursini), a Telélombardia. Un regno imponente e potente. Molte illazioni sono circolate sul futuro assetto dell'impero Ligresti. Si è parlato di cessioni di imprese (ad esempio la Sai). Ma, guardando nel panorama industriale italiano, che in questo momento non presenta certo abbondanza di liquidità, sembra più probabile l'ipotesi che il disegno Mediobanca punti a ridare un nuovo look al gruppo, conservando intatti, fino a tempi migliori, i possessi di maggior valore. Torniamo alla Grassetto. La riorganizzazione annunciata ieri prevede la fusione nella Grassetto Casa (iniziative immobiliari) delle due società che operano nel campo dei grandi lavori: Grassetto Costruzioni e Incisa, oltre ad altre minori come Lavori Generali e Sunrise. Successivamente Grassetto Casa cambierà nome in Lavori Generali Immobiliari, e al suo interno si articolerà in tre divisioni: «costruzioni», «sviluppo immobiliare» e «servizi generali». Negli ultimi due anni, non c'è dubbio che il gruppo Grassetto abbia subito una drastica battura d'arresto. Dai 510 miliardi del 1991, il fatturato è sceso ai 370 miliardi del 1992. E per quest'anno si prevede un'ulteriore riduzione a 300. Ovvio che si imponga un taglio delle spese. Valeria Sacchi Il costruttore Salvatore Ligresti che ha iniziato la ristrutturazione del gruppo

Luoghi citati: Antille, Italia, Milano, Torino