«Ancora qualche settimana poi arrivano 50 mila miliardi» di Raffaello MasciGiuseppe Guarino

«Ancora qualche settimana poi arrivano 50 mila miliardi» «Ancora qualche settimana poi arrivano 50 mila miliardi» REVIGLIO «ADESSO I FATTI) PROMA ER l'emergenza occupazione, la parola d'ordine è «fare presto». E lo strumento specifico per bruciare le tappe, è stato individuato dal ministro del Bilancio Franco Reviglio, negli «accordi di programma». Ministro, di che si tratta? «Di un'operazione complessa ma decisiva volta a rilanciare una serie di settori». Quali? «Lavoriamo su tre fronti. Il primo, gestito dalla presidenza del Consiglio, intende risolvere le difficoltà procedurali che impediscono la cantierabilità di una serie di opere pubbliche. Esiste un impegno preciso perché entro venti giorni si giunga ad una soluzione». E gli altri fronti? «Una seconda questione è gestita presso il ministero dell'Industria e tende ad analizzare i settori maggiormente in crisi (per esempio quello chimico). Si identificheranno le aree in difficoltà e si ricorrerà prima agli ammortizzatori sociali e quindi alla riconversione, o comunque alle soluzioni che si riterranno più opportune caso per caso. Poi c'è un terzo tavolo, quello cui il ministero del Bilancio è direttamente coinvolto, e che porta appunto agli accordi di programma. Sono uno strumento, già previsto dal nostro ordinamento, che consente di velocizzare le procedure alla base di investimenti rinviati o addirittura annullati». Ci spieghi meglio. «In definitiva, i soggetti interessati ad un determinato progetto (governo, regioni, altri enti locali eccetera) si mettono intorno a un tavolo e, bruciando le tappe, giungono direttamente alle decisioni. Questa via "breve" è stata adottata dal ministero del Bilancio per dare una risposta, nella fattispecie, all'esigenza di investimenti e di altre iniziative mirate all'occupazione. E' insomma lo stru¬ mento con cui si vuole fare in modo che i 50 mila miliardi stanziati dal governo su questo fronte diventino rapidamente produttivi e si traducano in quei 700 mila posti di lavoro, tra diretti e indotti, che dovrebbero generare». Si può contare su tempi brevi per liberare queste risorse finanziarie? «La conferenza Stato-Regioni della scorsa settimana ha dato lo sprone. Si sono costituiti al suo interno vari gruppi di lavoro che hanno come compito quello di identificare interventi mirati in vari campi - dai lavori pubblici all'ambiente, all'industria eccetera -. Il 14 febbraio la conferenza tornerà a riunirsi e questi gruppi dovranno presentare proposte operative, alcune delle quali evolveranno in "accordi di programma". In definitiva, entro un paio di mesi al massimo, si passerà dai progetti e dalle intenzioni alla messa in opera». Da dove comincerete? «La prima regione nella quale saranno attuati questi "accordi" in materia di occupazione sarà il Piemonte. Un primato dovuto al fatto che già da tempo ci si stava muovendo in questa direzione. Sta di fatto che l'esperienza piemontese - se avrà successo - si rivelerà paradigmatica per il resto d'Italia». Può dirci quali saranno gli investimenti con la «corsia preferenziale»? «Dovrebbe essere la volta buona per realizzare iniziative già da tempo in fase di "cantierabilità", come la metropolitana di Torino, gli interponi commerciali di Rivalta Scrivia ed Orbassano, le linee ferroviarie di alta velocità Torino-Milano, il centro agroalimentare, il parco tecnologico bio-indu¬ striale nella zona del Canavese, i corsi di laurea breve a Verbania». E dopo il Piemonte? «Stiamo lavorando a progetti analoghi anche per la Liguria e la Sardegna e nell'arco delle prossime settimane anche in altre regioni si procederà su questa stessa strada». Raffaello Masci «Con i contratti di programma via libera agli investimenti» Accanto il ministro del Bilancio Franco Reviglio Nella foto piccola il ministro dell'Industria Giuseppe Guarino

Persone citate: Franco Reviglio

Luoghi citati: Italia, Liguria, Milano, Piemonte, Rivalta, Sardegna, Torino, Verbania